sabato, Dicembre 13, 2025

Asset russi congelati, l’Europa si spacca: via libera da Bruxelles tra distinguo italiani e nuove tensioni sulla guerra

Da Bruxelles arriva il via libera al congelamento indeterminato degli asset russi, una decisione destinata a pesare non solo sul piano economico ma anche sugli equilibri politici all’interno dell’Unione europea. A votare a favore sono stati 25 Paesi membri, mentre Ungheria e Slovacchia hanno espresso un netto no, confermando le divisioni che attraversano l’Europa sul dossier russo-ucraino. Un sì, quello dell’Italia, arrivato senza entusiasmo: Roma ha infatti fatto mettere a verbale, insieme a Belgio, Bulgaria e Malta, la propria contrarietà all’utilizzo dei fondi congelati in vista del prossimo Consiglio europeo. La posizione italiana si muove su un crinale delicato. Da un lato, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ribadito con fermezza che “l’Italia e l’Europa sono al fianco dell’Ucraina per una pace giusta e duratura”, riaffermando il sostegno politico e istituzionale a Kiev. Dall’altro, il governo mantiene prudenza sugli effetti di lungo periodo delle misure economiche più drastiche nei confronti di Mosca. A sottolineare le criticità del provvedimento è stato il vicepremier Matteo Salvini, che a margine di un evento a Milano ha definito il congelamento indeterminato degli asset russi “un azzardo e un’imprudenza”. “Siamo in un libero mercato, non siamo in guerra contro la Russia – ha dichiarato – confiscare beni, soldi e negozi ha come controindicazione che i russi faranno altrettanto”. Salvini ha ricordato come siano 314 le aziende italiane operative in Russia, realtà che producono fatturato e occupazione, avvertendo che “a Bruxelles qualcuno sta scherzando col fuoco”. Intanto, sul terreno, la guerra continua a colpire duramente la popolazione civile ucraina. Secondo quanto riferito dalle autorità di Kiev, nella notte una serie di attacchi russi ha centrato infrastrutture energetiche e industriali in almeno cinque regioni del Paese, lasciando oltre un milione di famiglie senza elettricità. Il ministro degli Interni Ihor Klymenko ha parlato di almeno cinque feriti e di squadre di emergenza al lavoro per spegnere gli incendi e ripristinare le forniture di energia. Sul fronte diplomatico e strategico, emergono però segnali di possibile svolta. Secondo quanto riportato da Axios, nei negoziati sulle garanzie di sicurezza per l’Ucraina si sarebbero registrati “progressi significativi”. Un alto funzionario statunitense ha rivelato che l’amministrazione Trump sarebbe disposta a offrire a Kiev una garanzia di sicurezza “basata sull’articolo 5 della Nato”, chiarendo però che non si tratterebbe di “un assegno in bianco”. La proposta, se formalizzata, dovrebbe essere sottoposta al voto del Congresso americano, rendendo la clausola vincolante.In un quadro già segnato da bombardamenti, blackout e tensioni economiche, la decisione europea sul congelamento degli asset russi aggiunge un nuovo  elemento di complessità. Tra fermezza politica, timori economici e tentativi di costruire un futuro assetto di sicurezza, l’Europa continua a muoversi su un terreno fragile, dove ogni scelta rischia di avere conseguenze profonde e durature.

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