Un nuovo capitolo si apre attorno all’eredità documentale di Jeffrey Epstein, il finanziere morto in carcere nel 2019 e al centro di uno dei più gravi scandali legati allo sfruttamento sessuale di minori negli Stati Uniti. I democratici della Commissione di Vigilanza della Camera hanno reso pubbliche 19 fotografie provenienti dagli archivi personali di Epstein, immagini che tornano ad accendere i riflettori sulla rete di relazioni dell’uomo con alcune delle figure più influenti della politica, dell’economia e della comunicazione internazionale. Gli scatti, diffusi come parte di un’operazione di trasparenza e pressione politica, ritraggono Epstein in contesti privati e mondani accanto a personaggi di primo piano, tra cui Donald Trump, Bill Clinton, Steve Bannon, Bill Gates e altri volti noti dell’establishment americano. Le immagini, precisano i democratici, non costituiscono di per sé prova di reati, ma sono ritenute rilevanti per comprendere l’ampiezza e la natura delle frequentazioni del finanziere. Particolarmente controversa è una fotografia che mostra una ciotola di preservativi personalizzati con una caricatura del volto di Donald Trump. Accanto, un cartello con la scritta “Trump Condom – 4,50 dollari”, mentre su ogni singolo condom è stampata l’immagine del tycoon. Un dettaglio che, secondo i promotori della pubblicazione, restituisce il clima goliardico e al tempo stesso inquietante di alcuni ambienti frequentati da Epstein, dove ironia, potere e trasgressione sembravano intrecciarsi senza filtri. Un altro scatto mostra Donald Trump circondato da sei donne, tutte con collane di fiori al collo e i volti oscurati per tutelarne l’identità. L’immagine, priva di indicazioni su luogo e data, è stata descritta come una delle più emblematiche del materiale diffuso, perché richiama le atmosfere di feste private e incontri esclusivi che hanno alimentato negli anni sospetti e interrogativi sui rapporti tra Epstein e il mondo dell’alta società. Secondo fonti parlamentari, la decisione di rendere pubbliche le fotografie nasce dalla volontà di fare luce su un sistema di relazioni che per anni ha protetto Epstein, consentendogli di muoversi indisturbato nonostante le accuse. I democratici sottolineano come la pubblicazione degli archivi rappresenti un passo necessario per evitare che il caso venga archiviato senza una piena assunzione di responsabilità politica e istituzionale. Le immagini stanno già suscitando reazioni contrastanti, tra chi chiede ulteriori indagini e chi parla di strumentalizzazione politica. Resta però il dato centrale: a distanza di anni dalla morte di Epstein, il suo archivio continua a rivelare frammenti di un mondo opaco, dove potere, denaro e silenzi si sono incrociati ben oltre i confini di una singola vicenda giudiziaria.
Ecco le nuove foto di Epstein. Ci sono Trump, Clinton, Bannon e Gates






