È arrivata o è in arrivo la tredicesima, almeno per i lavoratori dipendenti e i pensionati, in Italia circa 36 milioni di persone. Una spinta importante al consumo in vista delle feste. Questa iniezione di liquidità aggiuntiva – secondo Confesercenti – corrisponde quest’anno, a livello nazionale, a 52,5 miliardi di euro, circa un miliardo di euro in più rispetto al 2024. Una parte importante di questa cifra riguarda il Lazio, circa 7,8 miliardi, con Roma che fa da volano in una regione che è la seconda nel paese a livello di prodotto interno lordo e che è caratterizzata, proprio grazie alla Capitale, da un altro numero di lavoratori subordinati. Non tutto va in consumo e regali di Natale. L’indagine fatta da Confesercenti insieme ad Ipsos indica che i regali dentro e fuori la famiglia saranno la destinazione prioritaria solo per il 50% delle persone, mentre un 23% preferisce spende i soldi in arrivo per fare un viaggio. Una persona su tre però, il 31%, userà le risorse economiche della tredicesima con più prudenza. Una quota che cresce. Le priorità sono pagare le bollette, saldare i debiti, coprire le rate di un mutuo. Senza contare coloro che spenderanno per sistemare meglio la casa o prendersi cura della propria salute e di quella dei propri cari. Una diversificazione delle strategie che, secondo l’associazione di categoria che rappresenta le piccole e medie imprese in settori importanti come il commercio e il turismo, fotografa la compresenza di due Italie, quella che a fine anno può permettersi di far ripartire le spese e quella che cerca di far quadrare i conti. in attesa di poter recuperare il proprio potere d’acquisto.






