Non è la prima volta che il nome del consigliere comunale Nicolò Accardo finisce al centro del dibattito politico cerite. Già in passato, infatti, le sue scelte avevano fatto discutere, in particolare quando – pur sedendo tra i banchi dell’opposizione – decise di non apporre la propria firma alla mozione di sfiducia nei confronti della sindaca Elena Gubetti. Una decisione che, all’epoca, risultò determinante per il mancato raggiungimento dei numeri necessari e per il conseguente respingimento della sfiducia, alimentando polemiche e malumori sia in Consiglio comunale che fuori dall’aula. Oggi, però, lo scenario sembra mutato. Alla luce della recente nomina di Pascucci, Accardo lascia intendere un cambio di passo e non esclude più una presa di posizione netta. «Dopo questa nomina – afferma – se me lo proponessero firmerei una mozione di sfiducia contro la sindaca Gubetti». Parole che segnano una discontinuità rispetto al passato e che riaprono ufficialmente il fronte politico all’interno dell’assemblea cittadina. Le dichiarazioni del consigliere arrivano in un momento delicato per l’amministrazione comunale, già alle prese con tensioni interne e con un clima politico sempre più acceso. La posizione di Accardo, considerata strategica per gli equilibri numerici dell’opposizione, potrebbe rivelarsi decisiva qualora dovesse concretizzarsi un nuovo tentativo di sfiducia. Resta ora da capire se alle parole seguiranno i fatti e se le forze di minoranza riusciranno a trovare una sintesi politica in grado di presentare un’iniziativa condivisa. Di certo, la presa di distanza manifestata da Accardo rappresenta un segnale chiaro: il dibattito a Cerveteri è tutt’altro che chiuso e i prossimi mesi potrebbero riservare nuovi sviluppi nello scenario politico cittadino.






