Il piano di sviluppo sostenibile dell’aeroporto di Roma Fiumicino si conferma uno dei progetti infrastrutturali più strategici per il futuro economico del Paese. Secondo uno studio del centro di ricerca in Strategic Change “Franco Fontana” dell’Università Luiss Guido Carli, l’attuazione completa del Masterplan potrebbe generare un valore aggiunto complessivo fino a 70 miliardi di euro entro il 2046 e attivare circa 300.000 nuovi posti di lavoro in Italia. La ricerca evidenzia come ogni ritardo nella realizzazione del progetto comporterebbe costi significativi per il Paese: circa 2 miliardi di euro all’anno, a causa della mancata generazione di investimenti, opportunità occupazionali e sviluppo infrastrutturale collegato alla crescita del traffico passeggeri e merci. Il Masterplan prevede interventi strutturali e sostenibili, tra cui l’ampliamento delle piste, la costruzione di nuovi terminal e l’implementazione di soluzioni green per ridurre l’impatto ambientale dell’aeroporto. Gli esperti sottolineano che il progetto non solo rafforzerebbe la competitività di Fiumicino a livello europeo, ma costituirebbe anche un volano per l’economia italiana, con effetti diretti e indiretti sul settore turistico, commerciale e logistico. “Ogni anno di attesa pesa sul sistema Paese”, spiegano i ricercatori, evidenziando come l’implementazione tempestiva degli interventi previsti dal Masterplan sia decisiva per cogliere i benefici economici e occupazionali attesi. L’aeroporto di Fiumicino, da sempre principale hub internazionale d’Italia, potrebbe così diventare non solo un punto di snodo strategico, ma anche un modello di sviluppo sostenibile a lungo termine.






