Sul fronte della sicurezza, l’amministrazione comunale e le forze dell’ordine hanno intensificato i controlli, soprattutto nei weekend estivi e nelle notti considerate “a rischio”. Pattugliamenti della polizia locale, verifiche sui livelli di emissioni sonore e controlli stradali mirati alla prevenzione della guida in stato di ebbrezza fanno parte di un piano più ampio volto a garantire il rispetto delle regole senza soffocare le attività economiche. «L’obiettivo è trovare un equilibrio tra il diritto al divertimento e quello al riposo», spiegano fonti comunali, sottolineando come il dialogo con i gestori dei locali sia diventato costante. Proprio i titolari delle attività chiedono regole chiare e uniformi, evidenziando come la movida rappresenti una risorsa occupazionale importante, soprattutto per i più giovani. Camerieri, baristi, addetti alla sicurezza e dj trovano in questo settore un’opportunità di lavoro stagionale che incide in modo significativo sull’economia locale. Molti esercenti stanno inoltre investendo in iniziative di intrattenimento di qualità, puntando su eventi culturali, musica dal vivo e proposte enogastronomiche legate al territorio, nel tentativo di elevare l’offerta e ridurre gli eccessi. Il futuro della movida ad Ardea sembra dunque legato alla capacità di costruire un modello sostenibile, che sappia valorizzare la socialità e l’attrattività del territorio senza compromettere la vivibilità dei quartieri. Un percorso complesso, fatto di regole, controlli e senso di responsabilità condiviso, ma anche di ascolto reciproco. Perché il divertimento, in una città che cresce e cambia, possa continuare a essere una festa e non un problema.






