Un ordigno artigianale pronto a esplodere, occultato all’interno di una macchinina telecomandata, è stato scoperto dalla polizia nel corso di un’operazione antidroga nel quartiere Fidene, nella zona nord di Roma. Il ritrovamento è avvenuto all’interno di un box, dove gli agenti hanno notato un involucro di polistirolo che, a un primo controllo, ha destato immediatamente sospetti. All’interno del contenitore era nascosto il giocattolo modificato, trasformato in un vero e proprio dispositivo esplosivo. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, l’ordigno era perfettamente funzionante e poteva essere attivato in due modalità: a distanza, tramite il telecomando della macchinina, oppure manualmente. Una caratteristica che ne aumentava in modo significativo la pericolosità e la possibilità di utilizzo in contesti diversi. Sul posto sono intervenuti gli artificieri, che hanno provveduto a mettere in sicurezza l’area e a disinnescare il congegno. Gli specialisti hanno sottolineato come l’esplosione avrebbe potuto provocare conseguenze letali o comunque gravissime, sia per chi si fosse trovato nelle immediate vicinanze sia per eventuali obiettivi scelti. Proprio per questo, l’intervento è stato condotto con la massima cautela, isolando la zona e procedendo passo dopo passo alle operazioni di neutralizzazione. Nel corso della perquisizione del box, la polizia ha rinvenuto anche una valigia contenente circa 16 chilogrammi di sostanze stupefacenti, confermando il collegamento tra l’ordigno e un’attività di traffico di droga. Un elemento che apre scenari inquietanti sull’uso di mezzi estremi per la gestione o la protezione di carichi illeciti, oppure per regolamenti di conti legati allo spaccio. Le indagini proseguono per chiarire a chi fosse destinato l’esplosivo, da quanto tempo fosse custodito nel box e se vi siano collegamenti con organizzazioni criminali attive sul territorio romano. Un episodio che riaccende i riflettori sul livello di pericolosità raggiunto da alcuni ambienti dello spaccio nella Capitale, dove alla droga si affiancano sempre più spesso armi e ordigni in grado di mettere a rischio l’incolumità pubblica.






