La corsa ad alta velocità dell’auto con cui i due stavano tentando la fuga si è bloccata a un passo dal casello di Anagni della A1. Lì li attendeva uno dei posti di blocco disposti dai carabinieri su tutte le arterie circostanti il comune di Segni. È qui che risiede l’anziana bersaglio dell’ennesima truffa del finto nipote. Un copione ormai standardizzato, con la telefonata che informa di un guaio giudiziario in cui il giovane parente sarebbe rimasto invischiato e la necessità di conseghare al più presto una somma per aiutarlo. È la truffa di cui si ritengono responsabili un 27enne originario della provincia di Caserta e un 21enne della provincia di Napoli, entrambi già noti per precedenti reati. L’allarme è arrivato dalla figlia della vittima che ha saputo descrivere l’auto a bordo della quale i due si erano allontanati. Il piano di controllo del territorio attivato dalla Centrale Operativa ha cercato di rintracciare il veicolo bianco e nero descritto dalla donna. Sei pattuglie, tra cui anche i militari della stazione di Morolo, per monitorare l’intera area. La refurtiva è stata trovata a bordo della vettura: oro e contanti per un valore complessivo di 12.000 euro. I due uomini sono stati arrestati e portati nella Caserma di Piazza Italia. Il Tribunale di Frosinone a convalidato i due arresti per tentata truffa aggravata e applicato nei confronti di entrambi la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di residenza con divieto di allontanamento dall’abitazione dalle 20.00 alle 08.00, in attesa del processo. Soldi e gioielli sono stati restituiti all’anziana vittima.
