lunedì, Dicembre 15, 2025

Zelensky a Witkoff: “Congelare il fronte”. Oggi a Berlino anche i leader UE e Nato

Oggi, a partire dalle 18.30, il cancelliere tedesco Friedrich Merz accoglierà alla Cancelleria federale di Berlino, in Germania, i leader europei e i vertici dell’Ue e della Nato, per colloqui sul piano di pace statunitense, rivisto da Kiev. Tra i partecipanti ci saranno la prima ministra della Danimarca Mette Frederiksen, la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, il presidente del Consiglio europeo António Costa, il presidente della Finlandia Alexander Stubb, il presidente francese Emmanuel Macron, la presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni, il premier della Norvegia Jonas Gahr Støre, il primo ministro polacco Donald Tusk, il segretario generale della Nato Mark Rutte, il premier dei Paesi Bassi Dick Schoof, il primo ministro della Svezia Ulf Kristersson e il premier britannico Keir Starmer. “Molti progressi sono stati fatti e ci incontreremo di nuovo domani mattina”. E’ quanto afferma l’inviato speciale di Donald Trump, Steve Witkoff, in una dichiarazione, pubblicata su X, dopo l’incontro a Berlino con Volodymyr Zelensky. “L’incontro è durato oltre cinque ore” ha detto sottolineando che ci sono state “discussioni approfondite sul piano in 20 punti per la pace, l’agenda economia e molto di più”. A Berlino i russi sono “indirettamente presenti” al tavolo dei negoziati sulla pace fra i negoziatori americani e ucraini. È quello che ha scritto la Bild, secondo la quale l’inviato americano Steve Witkoff è in contatto con Yuri Ushakov, il capo-negoziatore di Vladimir Putin. In cancelleria sono invece fisicamente presenti fra gli altri il già citato Witkoff, il genero di Donald Trump Jared Kushner, Volodymyr Zelensky, moderati dallo sherpa di Friedrich Merz, Guenter Sautte. Volodymyr Zelensky ha detto di essere pronto a rinunciare alla richiesta di adesione alla Nato in cambio di garanzie di sicurezza da Usa e Europa. Lo scrive il Financial Times, sottolineando che la mossa appare tesa a far avanzare i negoziati di pace oggi a Berlino. Parlando con i giornalisti, il presidente ucraino ha sottolineato che l’Ucraina richiede di garanzie di sicurezza simili all’articolo 5 della Nato, che contiene la clausola di reciproca protezione per qualsiasi membro sotto attacco. “Parliamo di garanzie di sicurezza bilaterali tra Ucraina e Stati Uniti, tipo quelle dell’articolo 5, insieme a garanzie di sicurezza per noi dai partner europei e da altri Paesi come Canada, Giappone e altri”, avrebbe detto Zelensky in una dichiarazione su una chat di giornalisti, secondo quanto riferisce Ft. “E questo è già un compromesso da parte nostra”, ha aggiunto il presidente ucraino che anche reso noto di non aver ricevuto una risposta da Washington alla proposta di accordo rivista che Kiev ha inviato questa settimana dopo le consultazioni con i leader europei. “Il piano certamente non sarà uno che piace a tutti, ci sono molti compromessi in una o nell’altra versione del piano”, ha aggiunto. La versione aggiornata del piano di pace statunitense presentata dall’Ucraina agli Stati Uniti respinge la richiesta di consegnare il Donbass alla Russia. L’Ucraina ha respinto anche la richiesta di abbandonare la Nato. Lo riporta il New York Times che sottolinea che la versione aggiornata del documento preparato dall’Ucraina si compone di 20 punti. La maggior parte dei punti inaccettabili per Kiev e apertamente in linea con gli interessi di Mosca sono stati eliminati, il che ha reso il piano potenzialmente inaccettabile per il Cremlino. “La proposta ha rimosso parti del piano originale di Trump che oltrepassavano i limiti consentiti dall’Ucraina”, scrive il Nyt, “l’Ucraina deve mantenere il controllo sulle aree nell’Ucraina orientale che, secondo il piano di Trump, avrebbe dovuto cedere”.

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