La difesa aveva inoltre eccepito la legittimità delle richieste avanzate a distanza di anni, evidenziando per alcune annualità la possibile prescrizione. Dopo un iter giudiziario complesso, passato anche dal Consiglio di Stato, il Tar del Lazio è entrato nel merito della questione e ha dato ragione al Comune. Secondo la sentenza, alla scadenza di una concessione demaniale, le opere non amovibili realizzate dal concessionario passano automaticamente allo Stato, anche in caso di rinnovo della concessione. Una decisione che mette fine a un contenzioso lungo e articolato, confermando la legittimità delle pretese economiche del Comune di Ardea e chiarendo in maniera definitiva la disciplina dei canoni demaniali legati alle strutture presenti nelle concessioni balneari. Questo significa che il Comune poteva legittimamente considerare quelle strutture come pertinenze demaniali e calcolare i canoni tenendo conto della loro destinazione commerciale, inclusa l’attività di bar e ristorante svolta nello stabilimento.
