La presentazione del nuovo numero del Bollettino della Unione Storia ed Arte, in programma venerdì 19 dicembre a Grottaferrata, diventa l’occasione per riportare sotto i riflettori una pagina spesso trascurata della storia di Cerveteri. A fare da spunto è stata un’intervista con l’archeologo Vincenzo, che ha anticipato i contenuti di una pubblicazione storica gratuita, edita ininterrottamente dal 1908 e considerata un punto di riferimento nel panorama degli studi storici e archeologici italiani. L’ultimo numero del Bollettino riveste un significato particolare per il territorio cerite, perché ospita anche un contributo dedicato a Cerveteri, firmato dal giovane archeologo Federico Pedetti. Il suo studio si concentra sulla Cerveteri medievale, un periodo poco indagato rispetto alla ben più nota fase etrusca, ma fondamentale per comprendere l’evoluzione storica e urbanistica della città nel corso dei secoli. Pedetti pubblica il proprio lavoro accanto a contributi di studiosi affermati, veri e propri luminari della storia e dell’archeologia, un riconoscimento importante sia sul piano scientifico sia umano. Un traguardo che rappresenta un onore per l’autore e, allo stesso tempo, un’occasione preziosa per il territorio, che potrà finalmente contare su nuove ricerche dedicate a una fase storica spesso rimasta ai margini della divulgazione. Nonostante i quasi tremila anni di storia, Cerveteri soffre infatti di una cronica carenza di pubblicazioni che vadano oltre il periodo etrusco. L’uscita del Bollettino e il contributo sulla Cerveteri medievale colmano in parte questo vuoto, offrendo a studiosi, appassionati e cittadini uno strumento in più per riscoprire e comprendere le molte stratificazioni storiche della città.






