Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha avviato la pubblicazione della prima parte dei cosiddetti Epstein file, i documenti legati alle indagini sui traffici sessuali dell’ex finanziere Jeffrey Epstein e della sua complice Ghislaine Maxwell. La diffusione dei materiali, avvenuta sul sito ufficiale del Dipartimento, risponde a quanto previsto dall’Epstein Files Transparency Act, la legge firmata dal presidente Donald Trump lo scorso 19 novembre che imponeva la pubblicazione entro il 19 dicembre. Si tratta di una mole di documenti definita “enorme”: quasi 100mila pagine cartacee, oltre 300 gigabyte di dati digitali provenienti da computer, cd e dispositivi di archiviazione, oltre a materiali del gran giurì recentemente desecretati. Il vice procuratore generale Todd Blanche, intervenuto a Fox News, ha chiarito che la pubblicazione avverrà in più tranche: «Oggi rilasciamo diverse centinaia di migliaia di documenti, e nelle prossime settimane ne seguiranno altrettanti». I file includono anche fotografie, registrazioni telefoniche parzialmente censurate e altri materiali investigativi. La Casa Bianca ha rivendicato l’operazione come una prova di trasparenza dell’amministrazione Trump. «È l’amministrazione più trasparente della storia», ha scritto la portavoce Abigail Jackson, sostenendo che la pubblicazione di migliaia di pagine di documenti rappresenti un’azione concreta a favore delle vittime, più di quanto fatto in passato dalle amministrazioni democratiche. Molti dei file risultano però pesantemente oscurati, con intere parti cancellate per tutelare la privacy delle vittime e di soggetti non indagati. Tra i documenti più citati dai media americani c’è la cosiddetta Masseuse List, un elenco di 254 presunte “massaggiatrici”, reso pubblico solo in forma parziale. La legge impone infatti di non divulgare informazioni che possano identificare le vittime o che contengano materiale relativo ad abusi sessuali su minori, oltre a consentire il mantenimento del segreto per indagini ancora in corso. Secondo quanto riferito da Blanche, durante l’analisi delle carte sarebbero state individuate oltre 1.200 vittime, i cui nomi sono stati completamente omessi o oscurati. «Oltre a censurare i nomi – ha spiegato – non stiamo divulgando alcun materiale che possa consentirne l’identificazione». Proprio la difficoltà di filtrare una quantità così vasta di documenti è stata indicata come la principale causa dello slittamento della pubblicazione integrale. Nel materiale già disponibile figurano centinaia di fotografie inedite, molte delle quali prive di un contesto chiaro. Tra queste, immagini di Epstein e Ghislaine Maxwell in vacanza, fotografie delle sue proprietà – dalla townhouse di East 71st Street a Manhattan all’isola privata di Little St. James – scattate dopo l’arresto del 2019. Alcuni scatti hanno attirato particolare attenzione mediatica: tra questi, immagini che ritrarrebbero l’ex presidente Bill Clinton, in una delle quali apparirebbe in una vasca idromassaggio con una giovane donna dal volto oscurato, e una foto di Epstein insieme a Michael Jackson. Non viene però indicato quando né in quali circostanze le immagini siano state realizzate. Tra i dettagli emersi dalle foto delle abitazioni figurano anche elementi eccentrici e simbolici: una caricatura di Epstein e Bill Clinton appesa sopra un water, una maschera da gorilla in un bagno, sculture a sfondo erotico e una libreria contenente più copie di Fire and Fury di Michael Wolff, libro dedicato al primo mandato di Trump. Il Dipartimento di Giustizia ha accompagnato la pubblicazione con una lunga nota di avvertimento, ammettendo che, nonostante gli sforzi, alcuni contenuti sensibili potrebbero essere stati divulgati involontariamente. Gli utenti sono stati invitati a segnalare eventuali violazioni per consentire una rapida rimozione. Parallelamente è stata creata una vera e propria “Biblioteca Epstein”, con i documenti suddivisi per categorie: atti giudiziari penali e civili, materiali rilasciati in base alla nuova legge, documenti ottenuti tramite richieste di accesso agli atti e carte della commissione di sorveglianza della Camera. Le indagini sul caso Epstein, a distanza di anni dalla morte del finanziere in carcere, continuano dunque a produrre nuovi elementi e polemiche, mentre la pubblicazione graduale dei file promette di mantenere alta l’attenzione pubblica e politica ancora per settimane.
Il Dipartimento di Giustizia Usa pubblica le carte di Epstein. Trovati i nomi di oltre 1.200 vittime






