Su un punto le rilevazioni sui consumi natalizi concordano. La spesa a testa per i regali supera i 200 euro. La foto più generale scattata da Conflavoro identifica un paese impegnato più a coprire le spese programmate che intento a regalare senza freni. Per il centro studi la spesa compessiva nazionale scende da 20 a 18 miliardi e mezzo circa. L’assegno familiare scende sotto i duemila euro. Le tredicesime dovrebbero essere il volano dei consumi ma sono state impegnate in spese fisse tra casa, beni essenziali tra cui quelli alimentari, utenze con l’energia, assicurazioni e trasporti. I 204 euro pro capite di regali rappresentano solo una voce di consumi più ampi. Per pranzi e cene le famiglie secondo conflavoro spenderanno 152 euro arrivando fino a 260 per gli addobbi. Si investe di più in viaggi tra natale ed epifania. I 410 euro sono una media tra tour nella penisola ed esplorazioni estere. Roma è la terza meta del turismo interno dietro Napoli e Milano. I consumi personali o familiari non consegnano agli archivi un sentimento più diffuso di solidarietà. Un terzo dei nostri cittadini si impegnerà in attività benefiche, il 15% effettuerà una donazione.
