giovedì, Dicembre 25, 2025

Caos treni a Natale, guasto a nodo ferroviario di Napoli e ritardi di oltre un’ora su Alta Velocità e Intercity

Doveva essere il giorno delle partenze, degli abbracci ritrovati e delle tavole imbandite per il tradizionale cenone della Vigilia. Per molti viaggiatori, invece, il 24 dicembre si è trasformato in una lunga attesa sui binari, tra valigie accatastate, telefoni incollati all’orecchio e sguardi rivolti ai tabelloni delle partenze. A partire dalle 14, un “inconveniente tecnico alla linea” nel delicato nodo ferroviario di Napoli ha mandato in tilt la circolazione dei treni in prossimità di Casoria, uno dei punti nevralgici del traffico ferroviario del Mezzogiorno. Il guasto ha avuto effetti immediati e a cascata su numerosi convogli ad Alta Velocità, Intercity e Regionali, coinvolgendo sia i treni provenienti da Nord sia quelli in arrivo dal Sud. Le conseguenze non si sono fatte attendere. Nelle principali stazioni campane, a partire da Napoli Centrale, le banchine si sono rapidamente riempite di passeggeri in attesa. I ritardi hanno superato in molti casi i 60 minuti, con treni annunciati e poi posticipati di continuo, alimentando frustrazione e sconforto tra famiglie, studenti e lavoratori diretti verso casa o ospiti attesi per la sera della Vigilia. C’è chi temeva di arrivare a destinazione a notte inoltrata, chi cercava soluzioni alternative e chi, ormai rassegnato, si sedeva sui bagagli sperando almeno in informazioni più precise. «Dovevamo essere a tavola alle otto, ma siamo ancora qui», raccontava un viaggiatore diretto a Roma, mentre un altro, in partenza verso la Puglia, parlava di «un Natale che rischiava di cominciare su un binario». Nel pomeriggio è arrivato l’intervento dei tecnici di Rete Ferroviaria Italiana, che hanno lavorato sulla linea interessata dal guasto per ripristinarne la piena funzionalità. Con il passare delle ore la situazione è gradualmente migliorata: la circolazione ha ripreso con maggiore regolarità e i ritardi hanno iniziato lentamente a ridursi, anche se le ripercussioni si sono protratte fino alla prima serata. Resta l’amaro in bocca per una Vigilia segnata da disagi e nervosismo, in uno dei giorni più delicati dell’anno per il traffico ferroviario. Un pomeriggio che molti viaggiatori difficilmente dimenticheranno, trascorso non tra luci e presepi, ma sotto il freddo delle pensiline, in attesa che il Natale potesse finalmente mettersi in viaggio.

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