giovedì, Dicembre 25, 2025

Famiglia nel bosco, oggi il padre vedrà moglie e bimbi per oltre due ore

Un Natale diverso, scandito dall’orologio e non dai rituali familiari, quello di Nathan Trevallion. Per il giorno più atteso dell’anno, il papà ha potuto vedere la moglie e i tre bambini soltanto per due ore e mezza, all’interno della struttura che oggi ospita il nucleo familiare dopo l’allontanamento dalla casa nel bosco di Palmoli, il piccolo centro dell’entroterra chietino dove la famiglia viveva. Un incontro breve, ma dal forte valore simbolico, autorizzato in via eccezionale per il 25 dicembre. Dalle 10 alle 12.30, Trevallion ha potuto trascorrere qualche ora con i figli, rompendo – almeno per un giorno – la rigida scansione delle visite previste dal provvedimento in vigore. «Attualmente il papà ha accesso alla struttura due volte a settimana per un’ora», spiega il sindaco di Palmoli, Giuseppe Masciulli, «ma per il giorno di Natale il tempo è stato prolungato fino a due ore e mezzo». Il primo cittadino, che in queste settimane ha seguito da vicino la vicenda, racconta di aver parlato con Nathan la sera precedente all’incontro. «L’ho trovato debilitato, stanco, deluso, come è normale che sia in una situazione del genere», riferisce Masciulli, dando voce a uno stato d’animo segnato dall’attesa e dall’incertezza. Un’attesa che pesa soprattutto nei giorni di festa, quando la distanza dai figli si fa ancora più dolorosa. La storia della famiglia Trevallion ha suscitato attenzione e dibattito ben oltre i confini del paese, soprattutto dopo la conferma del collocamento dei tre bambini in casa-famiglia. Una decisione che ha cristallizzato, almeno per ora, una situazione delicata e complessa, affidata alle valutazioni dell’autorità giudiziaria. Sul futuro, il sindaco invita alla prudenza. «Ora bisogna solo aspettare», sottolinea. Il prossimo passaggio chiave sarà infatti la consulenza tecnica d’ufficio sulle competenze genitoriali della coppia, disposta dal Tribunale per i Minorenni dell’Aquila. Un accertamento fondamentale, dai cui esiti dipenderanno le decisioni successive sul destino dei bambini e sull’eventuale riavvicinamento alla famiglia. «L’augurio è che si arrivi al ricongiungimento», conclude Masciulli, «ma di questo se ne parlerà solo dopo che verrà consegnata la perizia del Ctu». Fino ad allora, per Nathan Trevallion il tempo con i figli resta misurato in minuti concessi, anche a Natale, mentre il futuro della famiglia rimane sospeso tra speranza e attesa.

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