giovedì, Dicembre 25, 2025

Mercato Esquilino, nulla è cambiato: carne nei carrelli e pesce senza tracciabilità nonostante blitz e sequestri

Nulla è cambiato. Al mercato Esquilino, nonostante sequestri, controlli a tappeto e licenze sospese, le irregolarità continuano sotto gli occhi di tutti. La carne viene ancora trasportata nei carrelli della spesa, senza alcuna protezione igienica, mentre il pesce finisce sui banchi privo delle necessarie informazioni di tracciabilità, in violazione delle norme a tutela dei consumatori. Una situazione che si trascina da tempo e che, nonostante l’attenzione mediatica e istituzionale, non sembra aver subito una reale inversione di rotta. Dopo l’inchiesta di Dossier, il caso era infatti finito sotto i riflettori del Campidoglio, dando il via a una serie di interventi coordinati delle forze dell’ordine e degli enti di controllo. In campo erano scesi polizia di Stato, carabinieri, guardia di finanza, capitaneria di porto e guardia costiera, polizia locale di Roma Capitale, Asl e ispettorato del lavoro. I controlli, però, non hanno prodotto gli effetti sperati sul piano strutturale. L’11 dicembre scorso sono state sospese le licenze di tre attività commerciali per l’impiego di lavoratori in nero, con sanzioni complessive pari a circa 28mila euro. Un segnale forte, almeno sulla carta, che avrebbe dovuto scoraggiare comportamenti illegali e ristabilire regole certe all’interno del mercato. Sul fronte del commercio ittico, nei giorni successivi, le verifiche hanno portato al sequestro e alla distruzione di circa 1.400 chili di pescato non conforme alla normativa sull’informazione al consumatore e sulla tracciabilità. A questi si aggiungono ulteriori 200 chili di generi alimentari sequestrati a carico di tre operatori commerciali, anch’essi privi di documentazione idonea a garantirne la provenienza. Eppure, a distanza di settimane, lo scenario appare sostanzialmente immutato. Tra i corridoi del mercato continuano a vedersi carrelli carichi di carne trasportata senza alcuna tutela igienico-sanitaria e banchi del pesce dove le regole sembrano opzionali. Un copione che si ripete, alimentando dubbi sull’efficacia dei controlli e sulla capacità di incidere davvero su pratiche radicate. Il mercato Esquilino resta così un simbolo delle difficoltà nel garantire legalità, sicurezza alimentare e rispetto delle norme in uno dei luoghi più frequentati e delicati della città. Blitz e sequestri non mancano, ma senza un cambiamento duraturo e un presidio costante, il rischio è che tutto resti com’è: irregolare, tollerato e ciclicamente denunciato.

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