Un viaggio lungo oltre tremila anni di storia, capace di unire mito, realtà storica e riflessione morale, arriva anche a Cerveteri con La spada di Troia, il romanzo epico firmato da Marco Mellace. L’opera si presenta come un’ambiziosa narrazione che prende avvio dalla caduta di Ilio per attraversare i secoli fino al Novecento, seguendo il destino di un oggetto leggendario: la spada forgiata da Efesto, simbolo di potere, responsabilità e scelta. Nel romanzo, l’arma mitica passa di mano in mano, mettendo alla prova re, condottieri, imperatori e uomini comuni, ciascuno chiamato a confrontarsi con le conseguenze delle proprie decisioni. La spada diventa così il filo conduttore di una storia corale, in cui le grandi svolte della civiltà occidentale si intrecciano alle vicende personali dei protagonisti, restituendo al lettore una riflessione profonda sul rapporto tra forza e giustizia, ambizione e coscienza. Per Marco Mellace, docente e divulgatore conosciuto anche per il progetto educativo Flipped Prof, La spada di Troia rappresenta un passaggio significativo dalla didattica alla narrativa. Un salto che, tuttavia, non rinuncia alla vocazione formativa: il romanzo mantiene infatti una forte impronta educativa, capace di parlare ai più giovani con un linguaggio avvincente e, allo stesso tempo, di interrogare gli adulti su temi universali come il potere, la responsabilità individuale e il peso delle scelte morali. L’approdo dell’opera a Civitavecchia si inserisce in un contesto culturale attento alla valorizzazione della storia e della narrazione come strumenti di crescita collettiva. In una città da sempre crocevia di popoli e di storie, La spada di Troia trova una cornice ideale per stimolare il dibattito e il confronto, confermando il valore della letteratura come ponte tra passato e presente.






