“Quanto tempo ancora dovranno aspettare i cittadini delle frazioni prima che le strade passino dall’Arsial al Comune e vengano finalmente riqualificate?”. È una domanda che torna puntualmente sui banchi del Consiglio comunale di Cerveteri, rilanciata anche nell’ultima seduta dal consigliere di Fratelli d’Italia, Luigino Bucchi. Una domanda che, ancora una volta, non ha trovato una risposta con tempi certi. Nel corso del dibattito, il sindaco Elena Gubetti non ha potuto indicare una data precisa per l’acquisizione e la sistemazione delle arterie, confermando invece un dato che ha acceso la polemica. Il 23 dicembre 2025 è stata infatti pubblicata la graduatoria dei Comuni vincitori di due bandi regionali, attraverso i quali la Regione Lazio, tramite Arsial, distribuirà nei prossimi tre anni oltre 12 milioni di euro destinati alla riparazione e alla sistemazione delle strade vicinali e agricole dell’ex Ente Maremma. A Cerveteri, però, non arriverà alcun finanziamento. A chiarirlo, rispondendo a una domanda esplicita del consigliere Bucchi, è stata la stessa sindaca: il Comune non ha partecipato al bando perché privo dei requisiti richiesti. «Negli anni – ha spiegato Gubetti – il Consiglio comunale avrebbe dovuto classificare quelle strade come rurali». In assenza di tale classificazione, considerata requisito fondamentale per l’accesso al bando, la partecipazione non è stata possibile. Una situazione che, di fatto, lascia residenti e automobilisti a fare ancora i conti con strade dissestate e interventi tampone, senza prospettive certe di riqualificazione. L’amministrazione ha annunciato l’avvio di un tavolo tecnico con Arsial per l’acquisizione delle aree su cui insistono i due borghi, in particolare la piazza di Borgo San Martino e quella de I Terzi. Tuttavia, per la rete di strade di servizio che collegano le frazioni al capoluogo, i tempi restano indefiniti. «Ci siamo accordati con il dirigente Robusto di Arsial per effettuare una prima mappatura», ha spiegato il sindaco, senza però fornire un cronoprogramma. Un punto che Bucchi considera centrale: senza una mappatura completa, quella stessa che avrebbe consentito al Comune di partecipare ai bandi regionali, tutto resta fermo. «Ogni anno perdiamo risorse perché questa amministrazione non ha mai messo il primo paletto per l’acquisizione delle strade – ha attaccato il consigliere FdI – non è stato fatto alcun atto concreto». La richiesta, ribadita in aula, è chiara: tempi certi e risposte definitive. «Cosa abbiamo acquisito finora? Una palestra a I Terzi dopo vent’anni? E le strade?», ha concluso Bucchi, sintetizzando il malcontento di molti cittadini delle frazioni, ancora in attesa di vedere risolto un problema che si trascina da anni.






