Una tendenza a scala europea e nazionale, legata a fattori climatici, etologici, di disponibilità alimentare nei Paesi di provenienza o di arrivo: le risposte arriveranno nella fase di pubblicazione dei dati globali, da confrontare con lo stato fotografato nei giorni scorsi dal personale del Parco.
Inoltre, se il lago di Castel Gandolfo mostra un progressivo aumento della vegetazione spontanea costiera, ottimo rifugio per molte specie dell’avifauna e prerequisito indispensabile per l’insediamento delle stesse nei prossimi anni, quello di Nemi mostra, al contrario, un percepibile degrado delle fasce costiere, costellate di innumerevoli “disturbi”. Il Parco attiverà, anche in risposta a queste evidenze, ulteriori azioni di difesa della naturalità del luogo.
REGIONE LAZIO: CENSIMENTO SUL PARCO REGIONALE CASTELLI ROMANI
