Conseguenze negative per le famiglie
“Dopo la decisione della Bce di alzare ulteriormente i tassi avevamo previsto il rialzo dei costi dei mutui a carico degli italiani e le conseguenze negative per le tasche delle famiglie”, spiega il presidente Carlo Rienzi. “Oggi i dati di Bankitalia confermano le nostre previsioni, con i tassi di interesse sui prestiti per l’acquisto di abitazioni saliti a ottobre al 3,23%”, sottolinea inoltre Rienzi.
Fino a 150 euro al mese in più per i mutui variabili
In base alle stime del Codacons, “considerata una fascia media di mutuo a tasso variabile di importo compreso tra i 125mila e i 150mila euro, ossia l’importo più richiesto in Italia da chi accende un finanziamento per l’acquisto di una casa, la rata mensile è salita ad ottobre tra i 40 e i 50 euro per effetto del nuovo aumento dei tassi deciso dalla Bce. Se però si contano tutti gli incrementi imposti dalla Banca Centrale Europea negli ultimi mesi,la rata mensile di un mutuo a tasso variabile aumenta complessivamente tra i 120 e i 150 euro rispetto a quanto pagato lo scorso anno, con ripercussioni sulle famiglie comprese tra i +1.440 e +1.800 euro all’anno”.
Allarme caro vita
“L’incremento del costo dei mutui – aggiunge ancora il Codacons – si aggiunge così al caro-bollette e all’emergenza prezzi, aggravando ulteriormente i conti degli italiani: ciò apre un altro pericoloso fronte, quello dei ritardi nei pagamenti delle rate da parte delle famiglie in difficoltà, schiacciate dall’emergenza energia, da un’inflazione alle stelle e ora anche da mutui sempre più cari e difficili da pagare”.