di Giuseppe Iacoviello
Negli ultimi 15 anni, sono stati condannati in via definitiva 164 sacerdoti per abusi sessuali su minori in Italia. Questo è uno dei dati più significativi emersi dal primo Report dei sopravvissuti agli abusi del clero italiano, pubblicato dall’Osservatorio permanente della Rete l’Abuso, un’associazione che raccoglie le testimonianze delle vittime di violenze perpetrate da membri del clero. Secondo Francesco Zanardi, presidente della Rete l’Abuso e relatore del report, il documento si basa sulle segnalazioni ricevute dall’associazione nell’arco di circa 13 anni e rappresenta solo una parte del fenomeno, che potrebbe essere di portata ben maggiore. Il report si concentra esclusivamente sui sacerdoti, escludendo quindi figure come catechisti, educatori e altri operatori laici. Tutti i casi analizzati riguardano abusi sessuali su minori. L’obiettivo del report, sottolinea l’associazione, non è solo quello di fornire numeri, ma anche di colmare il vuoto lasciato dall’assenza di dati ufficiali governativi. Inoltre, il documento evidenzia come il problema degli abusi da parte di sacerdoti in Italia sia particolarmente allarmante rispetto ad altri Paesi, anche nell’ambito dell’Unione Europea. I dati raccolti mostrano che, oltre ai 164 preti già condannati in via definitiva, vi sono 86 casi non noti alle autorità civili, segnalati da vittime che non hanno potuto ottenere giustizia a causa della prescrizione o di altre ragioni di improcedibilità. Inoltre, il report registra 166 sacerdoti attualmente sotto accusa, inclusi coloro che sono stati denunciati, indagati o in attesa di giudizio o sentenza definitiva. Complessivamente, il numero di casi censiti che restano potenzialmente pericolosi è di 418. Un dato particolarmente inquietante riguarda il numero stimato di vittime: secondo l’associazione, potrebbero essere circa 29.260, sulla base di un parametro utilizzato in un’indagine francese, che indica una media di 72 minori abusati per ogni sacerdote coinvolto. Il report rappresenta quindi un importante strumento di sensibilizzazione e denuncia, volto a portare all’attenzione pubblica la gravità del fenomeno e la necessità di misure più efficaci per contrastarlo.