
Le indagini sono partite, a maggio 2017, dai due effettivi al 2° Reparto Genio A.M. di Ciampino, ma anche proprietari di una società edile privata, con quote di capitale pari all’85% e al 15%. La ditta aveva sede proprio nel comune di Ciampino ed era attiva nel campo immobiliare (compravendita, permuta, ristrutturazione, costruzione, locazione, affitto, manutenzione di immobili). I due avevano incarichi di responsabilità nella gestione degli appalti per opere infrastrutturali della Forza Armata ma, talvolta, operavano anche quali delegati ad assumere l’incarico di direttore dei lavori e/o responsabile di cantiere. Gli accertamenti finanziari sui conti dei due militari – disposti dal Tribunale di Velletri, su richiesta della Procura – hanno permesso di riscontrare delle “singolarità” su alcuni movimenti di denaro. In particolare i versamenti sospetti erano quelli tra uno dei due militari ed alcuni titolari di ditte edili legate da vincoli contrattuali con la forza armata. Quarantanove appalti per lavori nelle basi dell’Aeronautica, soprattutto tra Lazio e Campania, sono finiti sotto la lente degli investigatori allargando a macchia d’olio il raggio degli indagati. Tra questi altri militari e responsabili di altrettante ditte private cointeressate economicamente a quei contratti. Ne è emerso il quadro di un sistema viziato dall’irregolarità nell’assegnazione di appalti per la realizzazione di opere infrastrutturali di immobili militari. Secondo chi indaga alcune ditte sarebbero state agevolate con assegnazioni dirette di contratti pubblici. In cambio i due da cui è partita l’inchiesta avrebbero ricevuto prestazioni d’opera e materiali per propri fini e gli altri appartenenti alla Forza Armata coinvolti consapevolmente consentivano tali condotte. Un giro d’affari del valore di 3 milioni di euro. Anche l’inchiesta amministrativa interna avviata dall’Aeronautica Militare nel periodo tra maggio 2017 e gennaio 2021 ha prodotto materiale e documentazione probatoria ora all’attenzione della procura di Velletri. I Carabinieri del Comando Compagnia – Polizia Militare A.M. – di Roma Ciampino hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di custodia cautelare nei confronti di 14 soggetti, 10 ordinanze di applicazione dell’obbligo di dimora e la notifica di ulteriori 15 avvisi di conclusione delle indagini preliminari. L’operazione si è ramificata nelle province di Roma, Latina, Viterbo, Napoli, Caserta, Grosseto, Chieti e Ravenna. Le ipotesi di reato per gli indagati sono a vario titolo “turbata libertà degli incanti” (art.353 c.p.), “frode nelle pubbliche forniture” (art.356 c.p.), “corruzione per l’esercizio della funzione” (art. 318-321 c.p.) e “falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici” (art.479 c.p.).






