domenica, Novembre 23, 2025

Lavoro, report di Eurostat: al Sud le peggiori 4 regioni Ue per l’occupazione delle donne

L’occupazione femminile nel sud Italia è la più bassa in Europa. Come evidenziano i dati raccolti da Eurostat nel 2022 infatti, il Mezzogiorno, nello specifico nelle regioni di Sicilia, Campania, Calabria e Puglia, è fanalino di coda per quanto riguarda il lavoro delle donne. Nello specifico nel 2022 solo il 30,5% delle donne tra i 15 e i 64 anni in Sicilia lavorava, in aumento rispetto al 29,1% del 2021 ma comunque distante di oltre 34 punti dal 64,8% medio dell’area europea. In Campania nel 2022 lavorava solo il 30,6% delle donne contro il 29,1% del 2021 mentre in Calabria lavorava il 31,8% delle donne contro il 30,5% del 2021. La Puglia è quart’ultima per l’occupazione femminile con il 35,4% (33,8% nel 2021). Per trovare invece l’area in Italia con l’occupazione femminile più alta bisogna attraversare lo stivale, precisamente nella provincia di Bolzano con il 69%, in forte aumento dal 63,7% del 2021. Allargando invece l’orizzonte, all’interno dell’Unione Europea la regione con l’occupazione femminile più alta è Utrecht in Olanda con l’80,1% (in crescita dal 78,5% del 2021). Il Sud e le Isole sono in fondo alla classifica anche per l’occupazione nel complesso con la Sicilia che segna un 42,6% (in aumento dal 41,1%), seguono la Campania con il 43,4% (dal 41,3%) e la Calabria con il 43,5% a fronte di una media dell’euro area del 69,4%. Come si evince inoltre dall’analisi Svimez, nel Sud d’Italia il 35,3% delle madri con figli in età prescolare lavora rispetto al 64% del Centro-Nord. Complessivamente, a livello nazionale, il tasso di occupazione delle donne italiane con figli in età prescolare è particolarmente contenuto (53,9% contro il 60,5% delle madri con figli da 6 a 17 anni). Un ulteriore dato è relativo al tasso di occupazione dei padri italiani nel Mezzogiorno rispetto alle madri, che si attesta all’83,2% degli uomini a fronte del 55,1% delle donne

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