
Al centro della discussione, nella maggioranza, c’è il Mes. Il 21 giugno è arrivato, sulla questione, il parere del capo di gabinetto del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti: la ratifica non produrrebbe “nuovi o maggiori oneri”, non si intravede “un peggioramento del rischio” e anzi potrebbe portare a un miglioramento del rating dell’Italia. Il parere “è tecnico”, dicono a più voci dal governo. Sono però decisamente politici gli effetti della lettera messa agli atti in commissione Esteri della Camera. Considerazioni che mettono alla prova il muro sin qui opposto dalla premier Meloni alla ratifica. Oggi pomeriggio è prevista una nuova riunione della Commissione. Ci sarà un voto: uno dei due testi, quello del Pd o quello di Iv, andrà in Aula, la maggioranza abbandonerà i lavori o si asterrà. Il dossier sarà poi all’attenzione dell’emiciclo, come da calendario, il 30 giugno, quando si chiederà l’audizione in Commissione del ministro Giorgetti e il rinvio del voto a dopo l’estate.
Questa mattina la Lega è tornata a ribadire la posizione del partito: il Mes non va ratificato. “Quella del ministero dell’Economia è stata un’opinione tecnica”, ha detto il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Salvini, riferendosi proprio alla lettera del capo di gabinetto del Mef. Poi ha chiarito: “Decide il Parlamento. Se arriverà la discussione in Parlamento, lì si voterà. Quella del ministero dell’Economia è un’opinione tecnica. Tecnicamente uno può fare i conti per quello che è il bilancio pubblico poi politicamente tutto il centrodestra, dalla Meloni al sottoscritto, ha sempre ritenuto che in questo momento il Mes non è uno strumento utile per il paese”. “Ieri ero a pranzo con Giorgetti – ha detto ancora – Abbiamo parlato di questo è di tanto altro e siamo in perfetta sintonia”. “Un conto è la posizione tecnica, un conto e’ la politica”, ha inoltre sottolineato il capogruppo della Lega alla Camera Molinari, sullo stesso punto. Contrario alla ratifica del Mes è anche il Movimento 5 stelle. “Noi siamo contrari allo strumento del Mes perché ha delle condizionalità che distruggono i Paesi. Sicuramente non voteremo a favore”, ha detto il parlamentare M5s Gubitosa. Fibrillazione anche nell’opposizione. “Il Movimento 5 stelle fa sapere che sul Mes la pensa come Giorgia Meloni e non lo voterà. Al momento opportuno, ancora una volta l’anima populista e antieuropea dei grillini salta fuori. Che dice il Partito democratico? C’è ancora qualcuno che vuole parlare di campo largo con il Movimento 5 stelle?”, scrive su Twitter la coordinatrice nazionale di Italia Viva e presidente del Gruppo Azione-Italia Viva al Senato. “Leggo dei grillini che voteranno contro la ratifica del Mes. Non bastava l’Ucraina, ora anche il Mes. Non sono contorsionismi, è la natura profonda delle cose. Che fatica, che pena”, sostiene il senatore Pd Sensi.






