lunedì, Novembre 24, 2025

Lavoro, effetto “nero”: al Nord si lavora due mesi in più rispetto al Sud

di Giuseppe Iacoviello

Nel settore privato, i lavoratori del Nord Italia restano occupati quasi due mesi in più all’anno rispetto ai loro colleghi del Sud. Nonostante questo, le loro retribuzioni giornaliere sono superiori del 34% rispetto a quelle percepite nel Mezzogiorno.

A evidenziare questa disparità è la Cgia di Mestre, che individua tra le cause principali la diffusione del lavoro neronelle regioni meridionali. Molte imprese operano parzialmente o completamente fuori dai radar del fisco e dell’INPS, pagando ai dipendenti salari ben al di sotto di quelli previsti dai contratti collettivi nazionali.

Questo fenomeno, oltre a penalizzare i lavoratori del Sud, crea un divario economico che incide anche sulla crescita del territorio, riducendo investimenti, tutele e opportunità di sviluppo.

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