venerdì, Dicembre 5, 2025

Palermo assediata dai roghi: un morto e un ferito grave

Palermo è assediata dagli incendi. Nel capoluogo siciliano brucia il monte Inserra, un ampio bosco che sovrasta i quartieri Tommaso Natale e San Lorenzo. I vigili del fuoco hanno evacuato il padiglione B dell’ospedale Cervello: le fiamme poi sono state circoscritte e i pazienti sono stati fatti rientrare. Un incendio è divampato anche nel cimitero di Santa Maria di Gesù e ha conivolto il convento: alcuni residenti della zona hanno dovuto lasciare le proprie abitazioni. Il vento non accenna a diminuire e le fiamme si avvicinano alle abitazioni in direzione Sferracavallo, borgata marinara del capoluogo siciliano, che condivide con Mondello il monte Gallo, anch’esso devastato dal fuoco. In fiamme anche la collina di Bellolampo, dove sta bruciando una delle vasche della discarica comunale con esalazioni venefiche. Diverse abitazioni nella zona di Pizzo Sella e della borgata marinara sono state abbandonate dai residenti perché minacciate dalle fiamme o a causa dell’aria irrespirabile. La Protezione Civile invita a non uscire di casa a causa del rischio diossina. Questa mattina un vasto incendio sulle montagne attorno all’aeroporto Falcone – Borsellino di Palermo è arrivato a lambire la zona perimetrale dello scalo che è stato chiuso al traffico per alcune ore. Diversi voli sono stati cancellati. Alle 11 è stato riaperto al traffico l’aeroporto. Autorizzati i voli in partenza e quelli in arrivo. L’autostrada Palermo-Mazara del Vallo era stata chiusa per gli incendi. Ora è stata riaperta al traffico nel tratto tra Tommaso Natale e Capaci in entrambe le direzioni.
Paura nel quartiere Borgo Nuovo, a Palermo, per un incendio che partito dalla montagna si sta dirigendo verso le case a causa del vento di scirocco che soffia da sudest. “Abbiamo paura – racconta una residente -, la montagna brucia ma non interviene nessuno, né un mezzo aereo, né squadre dei vigili del fuoco o della forestale. Le fiamme stanno arrivando fino ai palazzi. Lanciamo un appello affinché qualcuno intervenga”. Negli anni scorsi si erano verificate situazioni simili, sempre in presenza dello scirocco. Fiamme anche lungo l’autostrada Palermo-Catania, in via Messina Montagne. La strada che costeggia l’arteria è stata chiusa dai carabinieri. Una donna di 88 anni, in precarie condizioni di salute, è morta nel Palermitano perché i sanitari del 118, a causa degli incendi, non sono riusciti ad arrivare a prestarle soccorso. L’anziana ieri aveva la febbre alta, ma gli operatori, per il grosso rogo divampato nella zona di San Martino delle Scale, non sono riusciti a raggiungere la sua abitazione. “Non abbiamo mai visto nulla di simile a San Martino delle Scale – racconta un residente – eravamo accerchiati dal fuoco da Bellolampo e da Palermo. Non potevamo andare da nessuna parte. Abbiamo trascorso la notte in piazza. Sono state ore terribili”. Sono numerose le famiglie evacuate da ieri a Palermo nella zona di Mondello, Capo Gallo e Poggio Ridente dove da ieri i vigili del fuoco sono alle prese con decine di roghi. Alle operazioni di sgombero hanno partecipato i carabinieri. Sono chiuse le strade che portano alla collina di Pizzo Sella. A causa degli incendi che minacciano le abitazioni sono state evacuate 1.000 persone circa ad Altofonte, comune a 12 km da Palermo e circa 500 nel capoluogo. Due vigili del fuoco e due forestali sono rimasti feriti durante le operazioni di spegnimento degli incendi divampati a Palermo e Monreale. Le condizioni dei due pompieri non sono gravi ma sono stati portati in ospedale, mentre sono ricoverati nel reparto grandi ustioni dell’ospedale Civico di Palermo i due della forestale. “Le loro condizioni sono serie e sono tenuti sotto stretta osservazione – dice il primario del centro grandi ustioni del Civico Enzo Guzzetta – Abbiamo fatto di tutto al momento per salvarli. Sono arrivati entrambi in serie condizioni. Nelle prossime 48 ore valuteremo le loro condizioni. Al momento la prognosi è riservata”. L’Asp di Palermo, con un avviso alla popolazione, raccomanda di evitare l’esposizione prolungata all’aperto “se non in casi strettamente necessari”. Le alte temperature “unitamente alla presenza di fumo generato dai numerosi incendi, potrebbero determinare nella popolazione esposta, con particolare riguardo alle persone più deboli, l’insorgenza di disturbi dell’apparato cardio-circolatorio e respiratorio”. “L’indicazione – spiega l’Asp palermitana – trova particolare applicazione nei soggetti anziani e fragili ai quali si raccomanda di non uscire di casa se non per motivi eccezionali e possibilmente accompagnati”. Intanto è stato istituito il centro operativo comunale per l’emergenza a causa degli incendi che avvolgono ancora le colline attorno al capoluogo. Prosegue senza sosta il lavoro dei canadair e delle squadre dei Vigili del fuoco, anche con l’ausilio di un elicottero. Le operazioni di spegnimento, ostacolate dalle temperature che ieri hanno superato i 42 gradi e dal vento da sudovest che ha raggiunto i 25 chilometri orari, sono continuate per tutta la notte. Una torre faro è stata installata nella discarica di Bellolampo per illuminare l’area dove sono in corso gli interventi di bonifica. Gli operai della Rap, l’azienda che gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti, continuano a versare terra sulla vasca in cui si è sviluppato l’incendio per cercare di evitare che il rogo possa mettere in ginocchio l’impianto palermitano. Altri vasti incendi stanno interessando anche la provincia a Terrasini, Cinisi, Monreale, Piana degli Albanesi e San Cipirello. Ieri la Protezione civile ha rilevato in Sicilia decine di incendi, alimentati dal caldo. A Palermo l’Osservatorio astronomico ha registrato il record del calore, con 46,4 gradi, superando il picco che di 44,8 che si era verificato nel 1999. L’attenzione rimane altissima, dice il governatore Schifani, tenuto conto che per oggi l’ondata di calore prevista è massima nelle tre città metropolitane e che il rischio incendi sarà “alto” nelle aree di Palermo, Trapani, Enna, Messina, Catania e Siracusa.

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