
Congelato fino al 31 dicembre 2023 il contratto dei bancari, già scaduto a fine 2022, e prorogato di ulteriori cinque mesi. In questo modo Abi e sindacati cercheranno di trovare un’intesa anche in base ai grandi cambiamenti, soprattutto tecnologici, che hanno investito il mondo bancario. Se nella prima tranche del tavolo delle trattative a richiedere e a spiegare il perchè, tra le altre cose, di un aumento di 435 euro, dovuto soprattutto agli utili record, sono stati i sindacati, in questo secondo incontro le banche hanno espresso la loro opinione. Un altro aspetto fondamentale del rinnovo sarà la volontà delle banche di richiedere ancora maggiore flessibilità ai lavoratori, punto sul quale verte la richiesta di aumento degli stipendi. Aumenti e non solo, altro tema fondamentale su cui si discute è quello relativo allo smart working, con il vecchio contratto che prevedeva al massimo 10 giorni al mese, mentre la richiesta è di arrivare a 120 giorni complessivi annuali. Da considerare nel rinnovo poi i dati emersi negli ultimi anni, ovvero che il settore continua ad avere il più alto tasso di occupazione a tempo indeterminato e con un contributo importante sull’occupazione giovanile, se è vero che solo dal 2019 al 2021 sono stati assunti 21mila giovani. Al termine dell’incontro di ieri la presidente del Casl di Abi, Ilaria Maria Dalla Riva, ha dichiarato: “Quanto emerso in occasione delle prime due riunioni costituisce una chiara e solida base per lo sviluppo di un confronto costruttivo che consentirà di concludere il negoziato”.






