giovedì, Novembre 20, 2025

Parla Gentiloni: “Dopo il Recovery occorreranno altri strumenti europei”

La questione è cosa ci sarà dopo il 2026, quando il Recovery fund scadrà, e questo richiede risposte nazionali ma anche almeno altre due cose: un nuovo quadro di regole fiscali e nuovi strumenti a livello europeo. La riflessione arriva dal commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, parlando al summit di Salisburgo. La recente proposta del fondo comune Step per le tecnologie critiche, all’interno della revisione del bilancio Ue, ha spiegato, “è un primo passo, dovremmo poi costruirci sopra e creare le condizioni per avere qualcosa di più sostanzioso dopo il 2026”.  Il commissario europeo ha anche ricordato che il Recovery fund “ha già messo a disposizione 155 miliardi di euro per sostenere investimenti e riforme. E prevediamo che l’erogazione acceleri nella seconda parte di quest’anno e nel 2024”.  “Il Next Generation Eu e il Recovery fund sono stati fondamentali per aumentare il rapporto tra investimenti pubblici e Pil”, ha evidenziato Gentiloni, indicando tuttavia che il Recovery “è uno strumento temporaneo” ed è “quindi necessario avviare ora una riflessione su come sostenere gli investimenti pubblici oltre il 2026. Il tempo è essenziale”. Il commissario europeo all’Economia ha annunciato che la Commissione europea presenterà le sue nuove previsioni economiche lunedì 11 settembre. “Dopo la stagnazione di inizio anno, la crescita dovrebbe essere contenuta quest’anno, tra lo 0 e l’1%, per poi riprendere solo lievemente nel 2024”, ha evidenziato Gentiloni, indicando che le nuove stime dunque “potrebbero essere un po’ meno ottimiste rispetto alla crescita dell’1,1% stimata a giugno”. “L’inflazione sta diminuendo, ma non così velocemente e con la forza necessaria”, ha anche detto Gentiloni. “Rimane alta, a giugno si è attestata al 5,5%, ma è scesa dai livelli del 10,6% di ottobre. Quindi dipende se vogliamo vedere il lato positivo o negativo del quadro”, ha evidenziato il commissario, indicando che “il mercato del lavoro è straordinariamente forte” con “un tasso di occupazione record: 203 milioni di persone hanno un lavoro in Europa adesso”. “So che ci sono posizioni diverse” tra i Paesi membri sulla riforma del Patto di stabilità e crescita, “la nostra proposta può essere migliorata”, ma “è importante non perdere l’equilibrio che siamo riusciti a trovare come Commissione europea e lavorare insieme nell’interesse comune per raggiungere un accordo entro la fine dell’anno”. Lo ha detto il commissario Ue all’Economia, Paolo Gentiloni, nel suo intervento al summit di Salisburgo. L’obiettivo, ha spiegato, è rendere il quadro normativo più semplice, più trasparente e più efficace, con una maggiore responsabilità nazionale e una migliore applicazione, consentendo al contempo riforme e investimenti e riducendo i rapporti tra debito pubblico e Pil in modo realistico, graduale e sostenibile. “Questo non è successo negli ultimi 25 anni”, ha osservato Gentiloni. “Le regole esistenti – ha aggiunto – sono state molto utili per diversi aspetti, come nel caso della soglia del 3% per il deficit, ma non sono state in grado di ridurre il debito pubblico, che è invece aumentato negli ultimi 25 anni. Penso che stiamo ragionevolmente affrontando questi problemi”.

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