
“Quelle di Amato su Ustica sono parole importanti che meritano attenzione – dice Giorgia Meloni -. Il presidente Amato precisa però che queste parole sono frutto di personali deduzioni. Chiedo al presidente Amato di sapere se, oltre alle deduzioni, sia in possesso di elementi che permettano di tornare sulle conclusioni della magistratura e del Parlamento, e di metterli eventualmente a disposizione, perché il governo possa compiere tutti i passi eventuali e conseguenti”. E aggiunge: “Nessuno atto riguardante la tragedia del Dc9 è coperto da segreto di stato e nel corso dei decenni è stato svolto dall’autorità giudiziaria e dalle Commissioni parlamentari di inchiesta un lungo lavoro”.
Donzelli: “Da sempre chiediamo desecretazione atti”
“Quello che facciamo al Copasir è segreto e non mi permettermi mai di rivelarlo – afferma Giovanni Donzelli, vicepresidente del Copasir e responsabile organizzazione di FdI -. Amato ha detto delle cose importanti. Noi da sempre chiediamo la desecretazione di tutti gli atti e le pagine non chiare di quegli anni. Amato dice delle cose, in passato ha detto l’esatto opposto”.
Pinelli (Csm): rendere pubblici gli atti
Anche il vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura Fabio Pinelli auspica che gli atti vengano resi pubblici e chiarisce: “Le affermazioni di Giuliano Amato sulla strage di Ustica aprono, dopo 40 anni, scenari veramente inquietanti che impongono il giusto riconoscimento di quegli organi dello Stato che fin dall’inizio cercarono di ricostruire la verità dell’accaduto e le relative responsabilità. Tra questi, mi pare doveroso ricordare Paolo Borsellino, a capo della Procura della Repubblica di Marsala”. E annuncia: “Condividerò con l’intero Consiglio superiore di valutare l’opportunità di avanzare alla Procura della Repubblica di Marsala la richiesta di rendere accessibili tutti gli atti del procedimento di potenziale interesse di quell’inchiesta”.
Tajani: “Questa è la versione di Amato, vedrà la magistratura”
“Bisogna verificare quello che è successo, questa è la versione dell’ex presidente del Consiglio, vedremo. E’ una sua versione e non c’è da commentare – dice il vicepremier Antonio Tajani -. C’è stato un processo, non si può commentare un’intervista, vedrà la magistratura, che indagherà su quello che è successo, bisognerà fare chiarezza. Giuliano Amato è una persona che ha avuto grande importanza, ma ora è un privato cittadino”.






