giovedì, Novembre 20, 2025

Cernobbio, Giorgetti: “Crescita del Pil confermata a +1% nel 2023

“Il governo pensa di mantenere le previsioni che ha fatto nel Def ” di crescita “del Pil 2023 all’1%. Ma è inevitabile che le variabili esterne siano cambiate”. “Questo governo è stato coraggioso sul superbonus, sul reddito di cittadinanza, e in materia di partecipazioni abbiamo risolto e sciolto la vicenda Alitalia, delle tlc e della rete”. Lo ha detto Giorgetti che, alludendo a Mps su cui ieri le dichiarazioni della maggioranza erano discordanti, ha aggiunto “risolveremo senza farci dettare tempi da nessuno e tanto meno dalla fretta per quanto riguarda il sistema bancario”. “La prossima legge di Bilancio sarà prudente” e  “terrà conto delle regole fondamentali della finanza pubblica”, sottolinea Giorgetti. “Intendiamo ragionevolmente confermare gli obiettivi ma ci vuole ragionevolezza sulla loro interpretazione”. “Il governo pensa di mantenere le previsioni che ha fatto nel Def ” di crescita “del Pil 2023 all’1%. Ma è inevitabile che le variabili esterne siano cambiate”, ha detto Giorgetti. La tassa sull’extragettito per gli istituti bancari è giusta, Giorgetti rivendica l’operato del Governo sulla tassa non apprezzata dalla platea di Cernobbio (lo ha determinato un sondaggio), ammette che ci sono stati errori ma sostiene che tutti la apprezzeranno. “Ho visto che ci avete promosso su tutto ma non sulla tassazione ai profitti delle banche. Può darsi che l’imposta sia stata inopportuna, sicuramente può essere migliorata, sicuramente è stata comunicata male ma non accetto che sia definita ingiusta. È un’imposta pro-futuro e sono sicuro che nella sua cersione definitiva diventerà qualcosa che tutti quanti potranno apprezzare”. Giorgetti ribadisce la posizione italiana sul patto di stabilità e chiede che gli aiuti in Ucraina alleggeriscano la posizione dell’Italia e dei Paesi che stanno sostenendo il paese sotto attacco. “Ribadisco quello che ho detto in sede di Eurofin, l’Italia condivide una politica di riduzione del debito pubblico, quello che dice Lindner (il ministro delle finanze tedesco, ndr) io lo condivido ma non posso ignorare che la stessa Commissione Europea ci chiede una politica di un certo tipo sulla transizione energetica e quindi riteniamo ragionevole chiedere che vengano considerate in modo diverso le spese per stipendi pubblici o pensioni rispetto a questo tipo di investimento. Come pure l’Italia ha detto per prima e ribadisce che se a livello internazionale siamo tutti impegnati a supportare l’Ucraina nella guerra contro l’invasione russa, l’aiuto umanitario e militare debba essere sottratto dal patto stabilità e crescita. Altrimenti c’è un’incoerenza: se per aiutare l’Ucraina dovessimo ridurre le pensioni agli italiani diventa un po’ più difficile da spiegare”. “Questa è la posizione italiana e non siamo isolati. Sono cose ragionevoli e penso che alla fine verrà compreso”, aggiunge ricordando che tutto questo inevitabilmente si collega alla legge di bilancio e alla finanza pubblica.

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