domenica, Novembre 23, 2025

Mutui casa più cari al Sud Italia: Catanzaro maglia nera, Bologna prima

di Giuseppe Iacoviello

L’economia rallenta, i fallimenti aumentano e il costo dei mutui continua a crescere, con un impatto più pesante nelle aree economicamente più deboli del Paese. Gli ultimi dati di Bankitalia, elaborati dalla Fabi (Federazione Autonoma Bancari Italiani), confermano un aumento significativo dei tassi d’interesse sui mutui, con differenze marcate tra le diverse regioni italiane.

A giugno, il tasso medio sui nuovi mutui ha superato il 6% in quattro regioni, con il primato negativo del Molise (6,25%), seguito da Calabria (6,23%)Sicilia (6,14%) e Campania (6,02%). Al contrario, le condizioni migliori si registrano in Emilia-Romagna (4,03%) e Lazio (4,23%), con oltre due punti percentuali di differenza rispetto alle regioni più svantaggiate.

Sei regioni mantengono un tasso inferiore al 5%Piemonte (4,68%)Valle d’Aosta (4,55%)Friuli-Venezia Giulia (4,50%)Lombardia (4,48%)Lazio (4,23%) ed Emilia-Romagna (4,03%). Altre dieci si trovano in una fascia intermedia, tra il 5% e il 6%, tra cui Puglia (5,91%)Basilicata (5,87%)Abruzzo (5,65%)Sardegna (5,61%)Liguria (5,57%)Veneto (5,33%) e Toscana (5,21%).

L’impatto dell’aumento dei tassi è evidente nelle principali città italiane. Catanzaro è la città con le condizioni peggioriper chi deve accendere un mutuo: per un prestito da 150.000 euro con durata 25 anni, la rata mensile ammonta a 1.000 euro. Al contrario, a Bologna, dove i tassi sono più bassi, lo stesso mutuo costa 800 euro al mese.

Ecco il confronto delle rate mensili in alcune grandi città italiane:

  • Milano: 841 euro
  • Roma: 821 euro
  • Napoli: 980 euro
  • Torino: 859 euro
  • Firenze: 906 euro

Attualmente, il tasso fisso risulta più conveniente rispetto al variabile, in quanto il mercato ritiene che il costo del denaro sia vicino al suo massimo storico. Secondo la Fabi, si prevede una futura discesa dei tassi, il che potrebbe rendere meno vantaggioso, per le banche, concedere finanziamenti a tasso variabile.

L’andamento degli interessi sui mutui è strettamente legato a due indici interbancari:

  • Euribor, utilizzato per i mutui a tasso variabile
  • Irs (Interest Rate Swap), riferimento per i mutui a tasso fisso

Con l’incertezza economica attuale, scegliere il mutuo giusto diventa sempre più complesso, mentre il divario tra Nord e Sud continua ad accentuarsi.

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