lunedì, Novembre 24, 2025

Visco: “Saggia la decisione della Bce di mantenere alti i tassi a lungo, lo spread sale per i timori del mercato sull’Italia”

La decisione della Bce di mantenere alti i tassi “sugli attuali livelli per un periodo sufficientemente lungo, a regolare cioè la persistenza della nostra azione più che la sua intensità, è saggia”. Lo afferma il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco spiegando: “Tale approccio fornisce infatti, in assenza di nuovi forti shock dal lato dell’offerta, il giusto equilibrio tra il rischio di fare troppo e quello di non fare abbastanza, riducendo allo stesso tempo le possibili ripercussioni sulla già debole attività economica e i rischi per la stabilità finanziaria”. Intervenendo alla Giornata del Risparmio, il numero uno di Palazzo Koch sottolinea che lo spread dell’Italia sale “senza dubbio anche per fattori globali e non specifici del nostro Paese” ma “l’effetto sui titoli del debito pubblico è stato superiore a quello degli altri Paesi probabilmente perché gli investitori temono per la capacità di sviluppo dell’Italia e percepiscono che, anche per questa ragione, il debito pubblico non è ancora in equilibrio”. E sul fronte debito chiarisce: “Una rapida riduzione del disavanzo che preservi, come prima ricorcato, la qualità della spesa, rafforzerebbe la sostenibilità a lungo termine del nostro debito pubblico; ciò rappresenta il contributo principale che la politica di bilancio può e deve dare alla tutela del risparmio delle famiglie italiane, non solo di quello investito direttamente in titoli di Stato. Ma la sfida più importante per il Paese resta quella di realizzare riforme e investimenti capaci di spingere verso l’alto il tasso di crescita potenziale”. Visco sottolinea poi che “le difficoltà dell’economia italiana dipendono da debolezze strutturali troppo a lungo trascurate: a esse non si può sopperire con politiche di stabilizzazione monetaria o con l’espansione del bilancio pubblico. Per rendere sostenibile nel tempo una crescita più elevata occorre rimuovere gli ostacoli allo sviluppo, promuovere l’innovazione e la conoscenza, favorire la crescita dimensionale delle imprese e accompagnare la modernizzazione del nostro tessuto produttivo”. 

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