
Prosegue la campagna militare delle forze israeliane nel nord della Striscia di Gaza, mentre è in corso l’avanzata nella parte meridionale: secondo quanto reso noto dal portavoce dell’esercito Jonathan Conricus alla Cnn, “non li abbiamo ancora sconfitti del tutto militarmente a nord, ma abbiamo fatto grandi progressi”. “Dal principio abbiamo detto ai civili israeliani e a chiunque ci ascoltasse nel mondo che combattere contro Hamas purtroppo avrebbe richiesto tempo”, ha aggiunto, parlando di “un’operazione difficile, su un terreno difficile, dove affrontiamo un nemico molto risoluto che non ha alcun problema a sacrificare civili per la causa militare”. Conricus ha poi negato le accuse delle organizzazioni umanitarie secondo cui ai civili che si sono ammassati nella parte meridionale della Striscia non viene dato il tempo sufficiente a mettersi in salvo per sfuggire all’avanzata israeliana, ed ha ribadito che ogni sforzo viene fatto per tutelare i civili: “Se Hamas si fosse posizionato fuori dalle aree urbane e ci avesse affrontato da lì, allora certo la popolazione civile non sarebbe rimasta coinvolta. Ma Hamas non lo ha fatto”, ha concluso. Raid israeliani hanno colpito la Striscia di Gaza per tutta la notte, attaccando diverse località in tutta l’enclave palestinese. I media israeliani che hanno segnalato attacchi aerei nella parte orientale di Gaza City, a Khan Yunis nel sud, a Jabalya nel nord e a Deir al-Balah nel centro. Intensi raid aerei sono stati segnalati in particolare a Khan Yunis, dopo che le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno annunciato l’espansione dei combattimenti a sud della Striscia di Gaza. L’esercito israeliano ha invitato i residenti di alcune aree nel centro di Khan Younis, nel sud di Gaza, ad evacuare più a sud. Lo riporta al Jazeera. Il messaggio, condiviso sull’account arabo dei militari su X, mostra una mappa con Gaza divisa in blocchi numerati, con alcune di queste sezioni evidenziate come zone da evacuare. La mappa ha un codice QR che i civili dovrebbero scansionare per verificare se la loro casa cade in uno dei blocchi presi di mira. Ma non è chiaro – rileva l’emittente del Qatar – come i residenti di Gaza possano utilizzare un simile sistema. L’accesso a Internet è estremamente limitato nella Striscia dopo che più di un mese di raid aerei israeliani ha distrutto le infrastrutture dell’enclave, con gli israeliani che hanno imposto un blackout delle comunicazioni. I residenti che hanno parlato con Al Jazeera hanno anche espresso grave frustrazione e paura nel trasferirsi nuovamente, poiché i luoghi che ora vengono presi di mira erano stati precedentemente indicati come aree sicure dall’esercito israeliano.






