di Giuseppe Iacoviello
Il mercato del lavoro italiano affronta tre grandi sfide: stagnazione dei salari reali, invecchiamento della forza lavoroe difficoltà delle aziende nel trovare personale qualificato, secondo un’analisi dell’Inapp. Tra 1991 e 2022, i salari reali in Italia sono cresciuti di appena l’1%, contro il 32,5% della media OCSE. Il presidente dell’Inapp, Sebastiano Fadda, sottolinea la necessità di abbandonare l’attuale modello economico in favore di uno basato sui salari (wage-led), capace di stimolare la domanda aggregata e sostenere una crescita duratura. Un ulteriore passo sarebbe l’introduzione del salario minimo, poiché la contrattazione collettiva non è riuscita a garantire un adeguato aumento dei salari negli ultimi trent’anni, a differenza di quanto avvenuto negli altri Paesi economicamente sviluppati.






