
Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto legge per l’election day, che fissa le elezioni europee all’8 e 9 giugno con possibilità di accorpare amministrative e regionali. Con il provvedimento cambiano anche i limiti per i mandati ai sindaci dei piccoli Comuni: tra 5mila e 15mila abitanti si potrà arrivare al terzo mandato, sotto i 5mila viene invece del tutto eliminato il limite. Il Cdm ha approvato anche il decreto legislativo con “disposizioni in materia di accertamento tributario e di concordato preventivo biennale” per le partite Iva. Dal Consiglio del ministri è arrivato inoltre l’ok al disegno di legge sulla trasparenza nella beneficenza con regole e sanzioni stringenti anche per gli influencer e al disegno di legge con “disposizioni in materia di reati informatici e di rafforzamento della cybersicurezza nazionale”. La rimozione del limite al numero dei mandati per i sindaci dei Comuni fino a 5mila abitanti e la possibilità di un terzo mandato consecutivo per i sindaci dei Comuni entro 15 mila abitanti “è il coronamento di un’altra storica battaglia della Lega, nell’interesse dei territori e dei cittadini”. È quanto ha dichiarato il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli. Sulla questione è intervenuto anche il presidente dell’Anci, Antonio Decaro. “La norma che estende il numero dei mandati dei Comuni fino a 15mila abitanti e toglie ogni limite ai Comuni sotto i 5 mila è un passo avanti molto importante. A questo punto diventa inevitabile andare fino in fondo, estendendo il numero dei mandati anche per i sindaci dei Comuni sopra ai 15mila abitanti”.






