giovedì, Novembre 13, 2025

Regionali Abruzzo, domenica 10 marzo al voto 1.208.276 elettori

Domenica 10 marzo, dalle ore 7 alle ore 23, si vota per l’elezione del presidente della Regione Abruzzo e per il rinnovo del Consiglio regionale. Sono 305 i comuni al voto, per un totale di aventi diritto pari a 1.208.276, di cui 592.041 uomini e 616.235 donne su una popolazione censita di 1.275.950. Le sedi dei seggi elettorali sono 1.634 di cui 13 ospedaliere. Giorgia Meloni, presidente del Consiglio e leader di Fratelli d’Italia, nel pomeriggio è arrivata a Teramo per un evento elettorale a sostegno di Marsilio. L’incontro si è svolto alla Camera di commercio. La premier ha detto che il governo vuole “un rapporto tra fisco e contribuente dove il contribuente non è suddito ma cittadino, messo in condizione se ha difficoltà di essere ascoltato: tutto quello che lo Stato e il fisco possono fare per andare incontro a chi è in difficoltà lo farà ma se mi vuoi fregare per forza io ti devo venire ad acchiappare, io volevo uno Stato che non merita di essere aggirato”. La “grande priorità” dell’Abruzzo “per me è sicuramente quella delle infrastrutture perché questa regione si trova nel paradosso di essere al centro dell’Italia ma di essere isolata”, e “io penso che ci sono due modi per combattere le disparità, c’è chi preferisce il reddito di cittadinanza e chi preferisce le infrastrutture di cittadinanza”, ha poi aggiunto Meloni a Teramo.

Meloni ora partecipa a Pescara alla chiusura della campagna elettorale: l’appuntamento per il comizio finale di Marco Marsilio è in piazza della Rinascita. Presenti anche i leader di Lega e Fi Matteo Salvini e Antonio Tajani, oltre a Lorenzo Cesa (Udc), Maurizio Lupi (Noi Moderati) e diversi leader locali dei partiti e delle liste a sostegno della candidatura di Marsilio. “I risultati in Abruzzo sono frutto della nostra compattezza. Poi c’è la realtà che raccontano i giornali di sinistra, frutto dei loro sogni notturni. Siamo insieme per scelta e non per interesse. Oggi il centrodestra compie trent’anni e siamo insieme. Abbiamo le nostre sfumature ma sappiamo quale Italia vogliamo costruire”, ha detto la premier Giorgia Meloni che poi ha fatto un rimando alle prossime Europee: “Sull’agricoltura, le politiche dell’Ue hanno impattato come un detonatore, inseguendo i deliri di una sinistra che non distingue una transizione ecologica da una transizione ideologica. Sono le risposte rispetto alle quali bisognerà invertire la tendenza con altre elezioni, quelle che arriveranno a giugno. Sono il vero timore di tutti: che questa maggioranza possa essere confermata con il voto delle elezioni europee. Succederà di tutto. C’ho l’elmetto, ho già messo l’elmetto. E vinceremo anche questa battaglia”.

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