Aveva il rugby nel cuore Amar Kudin, il poliziotto di 32 anni morto questa mattina intorno alle 5, vittima di un incidente che ha visto coinvolte 2 volanti. Nato in Croazia, arrivato giovanissimo in Italia, era cresciuto a Treviso dove aveva scoperto il rugby. Era infatti entrato nelle giovanili del Benetton in cui aveva giocato dal 2010 al 2012. Di ruolo tallonatore, in campo era di conseguenza un giocatore solido e dinamico allo stesso tempo. La sua carriera lo aveva portato a vestire poi le maglie di San Donà, Paese,
Marchiol Mogliano e quella delle Fiamme Oro Roma. Era stato anche nel giro della Nazionale, vestendo la maglia dell’Under 20. Ad agosto scorso era passato al Civitavecchia Rugby, formazione di Serie A, Girone 4 del Gruppo 2. Proprio ieri era sceso in campo nella sfida persa contro Livorno. Ma era stato un trasferimento che lo aveva conquistato, visto che aveva definito Civitavecchia “un bellissimo posto per giocare a rugby, mi piace l’aria che si respira”. La notizia della sua morte si è subito
diffusa nel mondo del rugby italiano: “La giornata inizia con la terribile notizia dell’incidente di Roma tra due auto della polizia in cui ha perso la vita Amar Kudin- si legge sulla profilo ufficiale del Rugby San Donà- Attualmente in forza al Rugby Civitavecchia, nella sua carriera di rugbista, Amar ha vestito anche la maglia biancoceleste. Profondamente dispiaciuti per la triste circostanza, porgiamo le nostre condoglianze alla famiglia”. Anche i tifosi della squadra veneta hanno espresso la propria vicinanza alla famiglia di Amar Kudin: “Ci è giunta la notizia che è deceduto il nostro ex giocatore Amar Kudin- si legge su una pagina social dei tifosi- in un incidente a Roma. Porgiamo le nostre condoglianze alla famiglia”.
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