Sulla morte di Valerio, il 12enne precipitato dal balcone al decimo piano del palazzo dove abitava con la famiglia al Collatino, le informazioni che al momento è possibile diffondere sono quelle che trapelano da indiscrezioni e testimonianze informali. L’autopsia prevista per la prossima settimana e la convinzione di chi indaga che non si sia trattato di una caduta accidentale. Il fascicolo aperto dalla Procura è dunque per istigazione al suicidio. E, oltre alle testimonianze della famiglia e degli insegnanti, gli investigatori della Squadra Mobile – coordinati dall’aggiunto Giuseppe Cascini cercheranno informazioni anche nel cellulare del ragazzo per ricostruire contatti e conversazioni delle ultime settimane e vedere se lì sia rintracciabile qualche indizio. Le ipotesi sul tavolo circa le cause di un simile gesto sono diverse: un brutto voto o un rimprovero a scuola, una lite con i compagni. Qualcuno ha raccontato anche di uno scontro con gli alunni di una scuola vicina. La posizione dell’istituto che il dodicenne frequentava, la Scuola Svizzera di Roma, è netta: nessuna forma di bullismo si verifica tra gli alunni. Le classi sono piccole e i ragazzi sono ben seguiti. Al momento della caduta, in casa erano presenti la sorellina con una babysitter e il padre in smart working.






