Sono stati ritrovati i corpi dei tre dispersi nell’esplosione al sito Eni di Calenzano. Sarebbero stati ritrovati nell’area della pensilina dell’area di carico. Salgono così a cinque le vittime accertate. La pioggia che sta cadendo non facilita l’intervento nell’area di carico del deposito Eni dove è avvenuta prima la fortissima deflagrazione, avvertita fino a Pistoia.
I feriti nell’esplosione sono 26, nove dei quali sono stati portate in ospedale. Soltanto una delle vittime finora è stata identificata: si tratta dell’autotrasportatore 51enne Vincenzo Martinelli, originario di Napoli ma residente a Prato. La procura di Prato ha aperto un fascicolo senza ancora specificare l’ipotesi di reato.
Oggi sciopero e assemblea a raffineria Eni Livorno A seguito della tragica esplosione nel deposito Eni di Calenzano, è stato proclamato oggi uno sciopero di due ore con assemblea e presidio davanti alla raffineria Eni di Livorno, da Fim Fiom Uilm di Livorno e il Coordinamento Rsu delle ditte dell’indotto Eni. Almeno 500 lavoratori da stamani alle 8.30 si sono riuniti in assemblea davanti ai cancelli della raffineria Eni. “Lo sgomento – dicono i sindacati – è per quei lavoratori e per le loro famiglie, questa è una guerra silenziosa che sembra non finire mai e suscita interesse sempre solo dopo tragedie come questa. La rabbia perché non si può morire lavorando”.
Esplosione Calenzano, trovati morti tutti i dispersi. Le vittime sono cinque






