Sarà una giornata di tensione e di attenzione massima: per domani Casapound italia annuncia un nuovo sito internet e convoca il suo consiglio nazionale nello stabile occupato romano di via Napoleone III. E soprattutto, nel pomeriggio, gli stessi militanti della tartaruga stilizzata si sposteranno nel quartiere Appio, in via Acca Larentia, per commemorare i caduti Franco Bigonzetti e Francesco Ciavatta. Ripeteranno la stessa cerimonia degli anni passati, con saluti e richiami al grido di presente. Una settimana prima di Natale, 31 militanti dell’organizzazione di estrema destra hanno ricevuto le notifiche delle denunce ricevute sulle commemorazioni dello scorso anno. Per quest’anno la stessa organizzazione annuncia che non saranno denunce e condanne a fermare la memoria di quella strage. Una strage ancora senza responsabili accertati.
Nel pomeriggio del 7 gennaio 1978 alcuni giovani militanti del Fronte della Gioventù, organizzazione giovanile del Movimento Sociale, uscivano dalla sede di via Acca Larentia a Roma per fare un volantinaggio. Appena fuori furono investiti da diversi colpi di pistola. Uno dei giovani – Franco Bigonzetti – morì sul colpo. Un altro, Francesco Ciavatta, ferito, venne inseguito e finito. Gli altri giovani riuscirono a tornare nella sede e a chiudersi la porta alle spalle. Qualche ora dopo, a seguito dei scontri con le forze dell’ordine, ci fu un terzo morto, Stefano Recchioni. La questura di Roma assicura la massima attenzione sulla giornata e su quello che succederà nel pomeriggio nel quartiere Appio Tuscolano, anche perché oltre a Casapound potrebbero tornare in piazza per commemorare Acca Larentia anche altri gruppi concorrenti della destra estrema romana. Nel quartiere e sui social molti i manifesti che danno appuntamento alle 18, l’ora della strage di 47 anni fa.
Acca Larentia, tensione e attenzione per le commemorazioni del 7 gennaio






