venerdì, Novembre 28, 2025

Una azienda virtuosa insegna che le lavoratrici mamme sono una risorsa e non un peso

Un bonus per le donne che fanno figli, una assicurazione sanitaria mirata alla prevenzione oltre che alla tradizionale copertura degli infortuni, un ambiente di lavoro accogliente, un clima in cui sembra che ogni lavoratore sia una risorsa più che un numero di cartellino: una azienda romana che si occupa di servizi di call center per le grandi aziende di telecomunicazioni offre uno spaccato di come incrementare il tasso di occupazione femminile, quello per cui l’Italia è fanalino di coda in Europa. E di come chi lavora qui non se ne va.  Se il turn over in aziende di questo tipo è del 25-30 per cento, nel senso che si lavora per un po’ e poi si cerca di meglio, qui è il contrario.  Merito di una organizzazione del lavoro che tiene conto delle esigenze dei dipendenti e di un capo azienda che – malgrado sia nato in provincia di Frosinone – è un uomo del nord Europa, dicono.  Il sindacato in azienda non c’è ma c’è un welfare aziendale come nelle multinazionali. Un assegno da 700 euro alla nascita di un figlio per i dipendenti e le dipendenti. 150 euro in più in busta paga per un anno. 50 euro al mese da spendere in due bar convenzionati vicino al lavoro. Un orto, coltivato senza pesticidi, da cui ogni 15 giorni arrivano ortaggi per i dipendenti. Che rilanciano: perché non fare anche un nido aziendale? 

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