“Calenda infame”, questa è la scritta comparsa questa mattina su un muro davanti a una scuola della Capitale.
Vernice spray nera, caratteri cubitali e non un luogo qualsiasi. Questo è l’istituto frequientato da uno dei figli del leader politico di Azione, un ragazzo come tanti.
La denucia è stata fatta dallo stesso segretario nazionale con un post sui social.
“Questa scritta è comparsa davanti all’ingresso della scuola di mio figlio. Vorrei segnalare all’infame vigliacco che l’ha fatta che io lavoro a corso Vittorio Emanuele II. Vado in ufficio a piedi e non ho la scorta. Può serenamente venire a dirmi in faccia ciò che pensa”, aggiungendo in una risposta, “non mi sono mai curato delle minacce, ma le scritte davanti alla scuola dei figli anche no”. Solidarietà con Calenda è stata espressa in queste ore da tutto lo spettro politico, a partire dai leader del suo stesso partito. “Un gesto vile che non fermerà il nostro impegno”, ha detto il nuovo segretario romano di Azione Alessio D’amato.
“Un vandalismo che non può e non deve essere tollerato”, secondo il Paolo Emilio Russo di Forza Italia. “L’idiozia di questo gesto è incommentabile”, per il capogruppo del 5S al Senato, Stefano Patuanelli. “Infami sono quelli sono quelli che minacciano, che detestano la democrazia e la libertà di opinione e di parola”, ha scritto il senatore del Pd, Filippo Sensi. Sul gesto di odio politico indaga ora la Digos.






