La lezione tenutasi martedì 8 aprile nella Sala Nica dell’Alberghiero di Ladispoli ha messo in luce l’importanza e la raffinatezza dell’affilatura tradizionale giapponese, grazie alla guida esperta di Gian Andrea Rossi e al coordinamento del Prof. Salvatore Esposito. Gli studenti delle Classi VKA e VKB hanno avuto l’opportunità di apprendere non solo le tecniche pratiche di affilatura, ma anche il ricco contesto culturale e storico che circonda questa arte. L’affilatura dei coltelli giapponesi, come illustrato durante la lezione, è un processo meticoloso che richiede pazienza, precisione e un giusto livello di competenza. Il primo passo consiste nell’immersione della pietra “cote” in acqua, un passaggio fondamentale per garantire che la superficie sia pronta per il lavoro. Il docente ha poi dimostrato come la lama deve essere trattata con movimenti circolari leggeri, un gesto che non solo affila la lama, ma porta con sé una tradizione e un rispetto per il mestiere che si tramanda da secoli. Rossi ha spiegato come le antiche tecniche di affilatura abbiano avuto origine nei periodi Edo e Meiji, evolvendo con il tempo per adattarsi ai materiali moderni, pur mantenendo vive le tradizioni. Questo connubio di storicità e innovazione è stato sottolineato dal Prof. Esposito, che ha esaltato l’importanza non solo delle attrezzature da cucina, ma dell’arte e del significato che ogni gesto porta con sé. Gli studenti hanno così potuto comprendere la differenza tra i metodi giapponesi e quelli occidentali, arricchendo il loro bagaglio culturale e professionale. La lezione si è rivelata non solo un’importante opportunità di apprendimento tecnico, ma anche una finestra aperta sulla cultura giapponese, evidenziando il valore delle tradizioni e l’arte che si cela dietro a ogni coltello affilato.
Estremo oriente, all’alberghiero di Ladispoli lezione sul taglio e l’affilatura giapponese a pietra
