È stato sgomberato dalle forze dell’ordine nella tarda mattinata, una parte del reparto abbattimento dell’Industria lavorazione carni di Acquapendente nel viterbese. Poco dopo il 2 di notte una trentina di attivisti di “269 Liberazione animale”, si sono introdotti dell’impianto. Dopo aver liberato alcuni Agnelli, i manifestanti si sono incatenati in quello che hanno definito il “corridoio della morte”. Sul posto sono arrivati carabinieri e polizia. Alcuni simpatizzanti anno raggiunto, più tardi la fabbrica. Secondo un comunicato dell’organizzazione che ha condotto l’azione, è stato scelto questo periodo Pasquale per denunciare che in Italia vengono uccisi due milioni di agnelli ogni anno per il consumo di carne. La maggior parte in occasione delle feste di Natale e Pasqua. Obiettivi salvare gli animali danneggiare economicamente il macello, dire basta alla sopraffazione dell’uomo sugli animali. Dopo alcune trattative, senza esito sono stati i vigili del fuoco a tagliare i dispositivi con i quali gli attivisti si erano ancorati. Poi i manifestanti che hanno posto Resistenza passiva sono stati portati via dalle forze dell’ordine per l’identificazione.