Il Comune di Pomezia si appresta a inaugurare il suo primo grande teatro comunale entro il 2026, ma per completare i lavori si è reso necessario ricorrere a due mutui extra con Cassa Depositi e Prestiti, poiché i fondi pubblici del PNRR e del Cipe non erano sufficienti. L’opera, già in fase avanzata, comprende la realizzazione di una struttura da 500 posti destinata sia a teatro che a sala polifunzionale e fiera, situata nei pressi di via Virgilio e via Cincinnato, vicino alla scuola Orazio e alla parrocchia di San Bonifacio. Con un investimento complessivo di circa 2,5 milioni di euro, il progetto mira a diventare il nuovo polo culturale e espositivo dell’area di Roma sud. Durante l’ultimo Consiglio Comunale del 10 aprile, e successivamente resi pubblici il 7 maggio, si è discusso dello stato dei finanziamenti e dei lavori in corso, anche a seguito di un’interrogazione presentata da alcuni consiglieri del Partito Democratico. L’assessore ai Lavori Pubblici, Giuseppino Francioni, ha evidenziato luci e ombre del progetto, sottolineando la rilevanza dell’opera per la crescita culturale e sociale della città, ma anche le sfide finanziarie affrontate per il suo completamento. Con la sua conclusione prevista entro il 2026, il nuovo teatro rappresenta un importante passo avanti per Pomezia nel settore culturale e delle iniziative pubbliche. Il cantiere del teatro è stato suddiviso in quattro step, ha confermato sempre l’assessore della Giunta guidata dal sindaco Veronica Felici. I primi due sono stati già completati grazie all’utilizzo di fondi CIPE e risorse provenienti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Al momento è in corso il terzo stralcio, che rappresenta il cuore del progetto: ossia la realizzazione della vera e propria maxi sala teatrale. Un nodo cruciale per il completamento dell’opera, che da sola richiede un ingente impegno economico e logistico. Per portare a termine sia il terzo che il quarto stralcio, difatti, il Comune di Pomezia ha deciso di accendere due mutui da circa un milione di euro ciascuno. Le risorse sono già state approvate e concesse dalla Cassa Depositi e Prestiti. Questo ha confermato in aula l’assessore.






