Passeggiando nella nuova piazza Augusto Imperatore appena inaugurata il pensiero va a lui, Ottaviano, e alla sua consorte Livia Drusilla, le cui ceneri riposavano nell’Augusteo, il Mausoleo di cui finalmente riprende il restauro. Una coppia imperiale, potente e longeva, che restò insieme per una cinquantina di anni. Di Ottaviano, l’imperatore Augusto, parlano i libri di storia, della eccezionale biografia di Livia molte pubblicazioni e una famosa serie Tv. Fu moglie esemplare e consigliera del primo imperatore di Roma, alla cui politica che inaugurò la pax augustea è dedicata la magnifica Ara Pacis che si intravvede accanto alla nuova piazza. Qui il 17 giugno una visita guidata conduce alla scoperta dell’altare e della dinastia augustea. Di Livia si racconta che fu una brava stratega e una donna influente con un proprio bacino di potere. Gli storiografi dell’epoca descrivono una figura controversa. Consorte sobria e composta e al contempo tessitrice di trame senza scrupoli per assicurare la successione al figlio Tiberio. Ottaviano le riconobbe privilegi e onori, le eresse statue e, alla sua morte, nel 14 dopo Cristo, l’adottò affinché ereditasse parte del suo patrimonio. Uno dei privilegi concessi a Livia era la possibilità di gestire le proprietà. E Livia ne aveva una che amava in particolar modo, una villa extraurbana dove coltivava l’Otium insieme a suo marito, l’imperatore. I due, che abitavano sul Palatino, si recavano nella villa di campagna lungo la Flaminia per godere del tempo libero tra ricevimenti e momenti di riflessione nella natura. E proprio la Natura era il tema principale delle ricche decorazioni, dei pavimenti in mosaico e del magnifico affresco di boschi e alberi da frutto che ornavano alcuni ambienti. Nel 38 a. C. Augusto sposò una ragazza di venti anni (58 a.C. – 29 d.C) che aveva già un matrimonio in attivo, un figlio di tre anni, Tiberio e un altro in arrivo, Druso. Il matrimonio pare fosse dettato da ragioni di stato, fatto sta che Augusto obbligò il primo marito a ritirarsi, adottò i bambini e sposò Livia. La sua discendenza governò Roma per generazioni. Si racconta che pochi giorni dopo il matrimonio, Livia andò nella sua Villa extraurbana nota come ad gallinas albas, alle galline bianche.






