Le indagini sull’omicidio di Nahid Miah, il benzinaio di 36 anni ucciso durante una rapina al distributore di Tor San Lorenzo, continuano a progredire. Il pubblico ministero del tribunale di Velletri ha formalizzato le accuse contro Marco Adamo, 18enne, attualmente detenuto nel carcere di Velletri. Adamo è indagato per omicidio con l’aggravante della rapina e della premeditazione, nonché per la rapina stessa, commessa con l’uso del coltello e del casco integrale per coprirsi il volto. Secondo quanto emerso, Adamo avrebbe ucciso Nahid Miah per rapinare i 570 euro presenti nel distributore. Dopo la rapina, si sarebbe dato alla fuga a bordo di una moto, che ha successivamente bruciato, e avrebbe occultato il coltello con cui ha sferrato i due fendenti fatali, sotto l’ascella, che hanno causato la morte del benzinaio. La collaborazione dell’indagato con le forze dell’ordine, fornendo dettagli sui luoghi in cui ha nascosto la moto e il coltello, si è rivelata decisiva per le indagini. Le immagini di videosorveglianza del distributore hanno catturato l’intera sequenza della rapina e dell’omicidio, risultando fondamentali per ricostruire i fatti. Giovedì prossimo, presso i Ris di Roma, si svolgeranno accertamenti sui rilievi non ripetibili, che potrebbero fornire ulteriori elementi probatori per il caso. Adamo rischia l’ergastolo, e il procedimento giudiziario prosegue con l’obiettivo di fare piena luce su questa drammatica vicenda.






