Situazione di grave criticità riguardante l’approvvigionamento idrico nella frazione de I Terzi, dove alcune famiglie devono ancora affrontare enormi difficoltà per ottenere acqua potabile a causa di un problema tecnico e amministrativo che si trascina da circa 50 anni. La questione risale agli anni ’70, quando dopo la realizzazione dell’acquedotto comunale “Spanora-Casalone”, alcune famiglie non si sono potute allacciare alla nuova condotta a causa di problemi tecnici.
La disputa tra Arsial (ente proprietario dell’attuale acquedotto) e il Comune (che dovrebbe gestire l’impianto) ha impedito di risolvere definitivamente la questione.
Nonostante le ripetute proteste dei cittadini e le promesse di risoluzione fatte da ex sindaci, il problema rimane irrisolto.
La situazione viene segnalata anche nel 2024 tramite interrogazioni consiliari, ma senza risultati concreti. Le famiglie devono ancora usare metodi primordiali come spruzzarsi acqua con le bottiglie o trasportare taniche per soddisfare bisogni essenziali come igiene e cucina. Il consigliere Luigino Bucchi di Fratelli d’Italia critica l’amministrazione comunale per aver promesso interventi faraonici che si sono poi rivelati irrisolti o incompleti.
“Docce con le bottiglie e silenzi istituzionali”






