Il nuovo piano di raccolta rifiuti, annunciato da Csp (Civitavecchia Servizi Pubblici) con pochi giorni di preavviso, ha esordito tra malintesi, mastelli esposti in anticipo e cittadini disorientati. Come previsto, il piano comunicativo si è dimostrato inefficace, generando confusione e disagi. Già nella mattina di domenica, numerosi residenti avevano esposto i rifiuti fuori dalle abitazioni, convinti che il nuovo calendario partisse da lì. Invece, secondo quanto stabilito, l’esposizione dei mastelli era prevista solo dalle ore 21 di domenica sera, per consentire il ritiro lunedì mattina. Ma la comunicazione, evidentemente poco chiara, ha prodotto l’effetto opposto: strade piene di contenitori e sacchi di rifiuti sotto il sole cocente, in una delle giornate più torride dell’anno. Via Gobetti, via Antonini, viale Matteotti: in diverse zone della città si è assistito alla sfilata anticipata dei mastelli, con rifiuti in bella vista per tutta la giornata. Uno scenario che ha suscitato malumori e polemiche, aggravando l’immagine di una città già in difficoltà sul fronte della gestione ambientale. A illustrare i dettagli del nuovo sistema è stata la presidente del CdA di Csp, Francesca Romana Tomaselli, che ha parlato di una “ristrutturazione organizzativa importante” per migliorare l’efficienza e aumentare la raccolta differenziata dal 60% al 70%. Il piano prevede la suddivisione di Civitavecchia in sei zone distinte, ognuna con un calendario personalizzato di conferimento, ma con un orario unico di esposizione dei rifiuti: le ore 21, valido per tutta la città.
Ecco la suddivisione:
ZONA 1 – Nord: Pantano, Borgata Aurelia, via Tarquinia fino a piazza Tarquinia (VVF), via Braccianese Claudia, quartieri San Pio X e Cappuccini, via Berlinguer, via Terme di Traiano (dal tribunale a via Don Milani), via Don Milani, via Leopardi, via Pascoli.
ZONA 2 – Centro Mare: da piazza Tarquinia al sottopasso di Campo dell’Oro (fosso Infernaccio), dal mare fino alla ferrovia.
ZONA 3 – Sotto la Mediana: via Roma, viale Baccelli (da via Terme di Traiano a via Togliatti), via Togliatti fino alla strada Mediana, strada Mediana fino al tribunale, quartieri Parini-Foscolo-Deledda, via dell’Ambaradàn.
ZONA 4 – Togliatti, Uliveto, Ferrovieri: tra ferrovia e viale Baccelli fino a via Togliatti, via Togliatti, via Nenni, via Bandita delle Mortelle, quartieri Uliveto e Ferrovieri fino al fosso Infernaccio.
ZONA 5 – Campo dell’Oro, San Gordiano, Boccelle: Campo dell’Oro fino a via Graziano, San Gordiano fino allo stadio di atletica/rugby, Boccelle fino all’autostrada.
ZONA 6 – Cisterna, San Liborio, zone rurali: Mediana dalla scuola Cesiva a via Nenni, traverse di via Nenni fino al quartiere Faro, San Liborio e le zone rurali di Campo dell’Oro, San Gordiano e Boccelle. Il nuovo modello prevede che ogni mezzo sia dedicato a una singola frazione di rifiuto (organico, carta, vetro, plastica, indifferenziata), per ridurre il rischio di contaminazione e migliorare la qualità della differenziata. Ma, come evidenzia la realtà degli ultimi giorni, le premesse non sono delle migliori. La città si è svegliata spiazzata, con mastelli fuori tempo massimo, assenza di cassonetti intelligenti, e una macchina organizzativa ancora lontana dall’essere rodata. Csp è chiamata ora a una correzione rapida del tiro, anche sul fronte della comunicazione, per evitare che un piano nato per migliorare si trasformi in un boomerang per l’immagine della città e la qualità della raccolta.






