lunedì, Dicembre 1, 2025

Ladispoli, le “Case dell’acqua” cadono nel degrado: “Un’occasione persa per l’ambiente e le famiglie”

Una volta erano simbolo di sostenibilità e innovazione urbana. Le “Case dell’acqua” a Ladispoli, cinque in totale, erano dislocate in punti strategici del territorio comunale. Offrivano acqua microfiltrata a costo contenuto, riducevano l’utilizzo di bottiglie di plastica, limitavano lo spreco idrico e, grazie a dispositivi hi-tech come porte USB, permettevano anche di ricaricare smartphone e tablet. Oggi quelle stesse strutture giacciono in stato di abbandono.“Da anni chiediamo all’amministrazione comunale di sollecitare ACEA ATO2, gestore attuale del servizio idrico, per il ripristino delle casette dell’acqua – affermano alcuni cittadini – ma ad oggi nulla è stato fatto.” L’avvento della gestione idrica da parte di ACEA ha infatti coinciso con un progressivo disuso delle casette, fino alla chiusura definitiva. Un servizio utile, non solo per l’ambiente, ma anche per le tasche delle famiglie, è così scomparso dal quotidiano della città. “Ripristinarle sarebbe un gesto concreto – aggiungono i residenti – per ridurre l’impatto ambientale e offrire un piccolo ma importante sostegno economico alla cittadinanza. Invece, rimangono strutture vuote, fatiscenti, simbolo di un’opportunità persa.” In un momento storico in cui si parla sempre più di transizione ecologica, l’assenza di un intervento su questo fronte suona come un paradosso. E i cittadini, ancora una volta, restano in attesa di risposte.

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